Purtroppo non si possono produrre soldi nel modo suggerito dalla foto.
Si sdrammatizza, ma la situazione è seria. Letizia Moratti lancia un allarme per il bilancio comunale: nel 2009 potrebbero mancare ben 150 milioni come già vi raccontavamo.
"I soldi che mancano a noi sono precisamente quelli che il governo ha regalato a Catania"
Il Corriere riporta che mancano all'appello
-c'è il saldo negativo di 39 milioni di euro sui trasferimenti statali per il 2008 legati all'abolizione dell'Ici sulla prima casa, qualora continuassero ad essere calcolati sulla base del 2007
-11 milioni in meno di entrate dall'Ecopass rispetto a quelle preventivate l'anno scorso
-25 milioni di dividendi Sea che, dopo il dehubbing di Malpensa, la società aeroportuale non suddividerà
-taglio di 25 milioni sulla compartecipazione comunale all'Irpef
Come già si sospettava i tagli sono dietro l'angolo.
Mentre il sindaco annuncia di voler andare a chiedere un aiuto al Governo si pensa a dove tagliare.
La soluzione starebbe nella
riduzione dei costi degli assessorati, senza però intaccare i servizi e in un aumento di alcune tariffe. Anche se tra le maggiori spese ci sarà un incremento degli esborsi per il trasporto pubblico, Letizia Moratti ha confermato la sua intenzione di non toccare il costo dei biglietti Atm.
Gli aumenti potrebbero invece arrivare dagli ingressi nei musei e nelle mostre e da un ripensamento di alcune tariffe che potrebbero essere rimodulate in progressione sulla base dell'indicatore del reddito familiare Isee.
Ecco dove si possono raccogliere i soldi che mancano
– le rendite catastali aggiornate per zone (+ 15 milioni)
– l'estinzione del debito pregresso grazie a vendite immobiliari previste nel nuovo piano casa (-30 milioni)
– la riduzione dei costi interni degli assessorati (-27 milioni)
– la razionalizzazione delle spese per le scuole civiche e l'esternalizzazione di altri servizi (-16 milioni)
– le maggiori entrate per le tasse sulla pubblicità (+ 7 milioni)
– riavere dallo Stato le spese di manutenzione del Palazzo di Giustizia, quantificabili intorno ai 40 milioni di euro
Quindi per ora nessun rincaro dei "gratta e sosta", dell'acqua, delle mense scolastiche, degli impianti sportivi e dei servizi sociali (il famigerato piano B).