"Se Milano è una città costosa dobbiamo trovare una formula", ha dichiarato il primo cittadino
Durante il dibattito con il comandante generale dell’arma dei carabinieri, Teo Luzi, in occasione del decennale di studi sulla criminalità organizzata del dipartimento di studi internazionali, il sindaco di Milano è tornato a parlare di stipendi e costo della vita.
Stipendi, Sala: “Milano rischia di diventare una città meno attrattiva”
“Chi lavora a Milano deve guadagnare di più. Buona parte del lavoro in Italia è pagata troppo poco, dobbiamo partire da questa affermazione”, ha detto il sindaco Sala. Il discorso vale per un carabiniere, un amministrativo in tribunale, per tutta una serie di lavori. E ha sottolineato: “Quando ho detto che un’insegnante a Milano doveva guadagnare di più del resto d’Italia sono stato lapidato: ma non parlo di gabbie salariali e non discuto quanto debba guadagnare un insegnante in Calabria, sicuramente non di meno, ma se Milano è una città costosa dobbiamo trovare una formula“.
Per evitare di rendere Milano una città meno attrattiva, il primo cittadino ipotizza premi per la performance o per la presenza.
Stipendi Milano: gli interventi di Sala nel corso degli anni
Lo scorso maggio Sala aveva detto che il comune faceva fatica a trovare dipendenti proprio a causa del salario troppo basso per il costo della vita di Milano. Nel luglio 2020, invece, aveva evidenziato che era “intrinsecamente sbagliato” che un dipendente pubblico a parità di ruolo e funzione guadagni lo stesso stipendio a Milano e a Reggio Calabria.
LEGGI ANCHE: Stipendi Milano, le difficoltà del ceto medio. Sala: “La gente guadagna poco”