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L’ufficio in centro torna di moda: è caccia alle sistemazioni di prestigio, possibilmente a due passi dal Duomo.
Tra i quartieri di Milano più cercati da chi vuole affittare uno spazio, la zona intorno a piazza Cordusio riscuote il 47,4% delle richieste. Il 36,4% si interessa a Moscova e Porta Nuova, il 33,5% a Centrale e Repubblica, mentre il 32,5% si focalizza a Quadronno, Palestro e Guastalla, infine, il 31,6% si concentra sull’Arco della Pace, Arena e Pagano.
Secondo i dati elaborati da Immobiliare.it Insights, le percentuali per chi vuole acquistare nel centro storico sono poco sopra il 40%.
Confrontando i dati del primo trimestre 2022 con lo stesso periodo del 2021 emerge che “l’aumento delle richieste di uffici in centro si verifica solo nel caso dell’affitto”, chiarisce l’ad Carlo Giordano. Le richieste d’affitto crescono del 39%, mentre le vendite calano del 28%.
Anche in Porta Vittoria, Porta Romana e Cenisio si può notare una flessione che oscilla tra il -37 e il -34%.
Luca Vaj, alla guida del settore capital markets di Jll Italia, afferma: “Il centro storico attira soprattutto il settore bancario e finanziario“. Le startup tecnologiche preferiscono Porta Nuova, mentre il mondo del design e della comunicazione aspira alle aree oggetto di rigenerazione urbana. Necessitando di spazi grandi, il manifatturiero e l’industriale rimangono nelle aree più periferiche.
Emanuele Barbera, presidente del gruppo Sarpi, sottolinea: “L’ufficio ormai deve avere caratteristiche diverse rispetto a prima. Soprattutto in centro diventa una sede di rappresentanza, un punto di accoglienza e di appartenenza”. La parola chiave che risponde alle nuove esigenze lavorative è: flessibilità.
Le periferie e l’hinterland si ripopoleranno non appena saranno pronte le grandi riqualificazioni.
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