La carriera nel mondo della musica e il rapporto con la città di Milano dove è arrivato nel 1989.
Dopo aver fondato e aver fatto parte di diverse band, si è dedicato al lavoro di tecnico riparatore nel mondo della musica. L’intervista a Notizie.it | Milano per la rubrica Bella Milano.
Intervista a Marco “Doc Tube”
Sesto San Giovanni, Vizzolo, San Don Milanese, hai avuto più basi operative te di Diabolik e stipate tipo “sepolti in casa” di congegni di ogni tipo ma…forse è meglio fermarci un attimo per spiegare cosa fai in effetti perché non ho fatto di te una descrizione troppo rassicurante.
Sono a Milano dal 1989, ho fatto parte e fondato diverse Band e dal 2000, ho iniziato a lavorare come tecnico riparatore nella musica, cercando di unire due cose che mi appassionano (Musica ed Elettroni) in un Mestiere, sempre cercando di onorare il vecchio motto della RCA: “Customer’s Satisfaction is Our Trademark”.
Come è cambiato il panorama musicale di Mi e CMM? Intendo a livello di band nel senso che una volta avere una band era una cosa quasi da educazione domestica maschile , un passaggio obbligato della crescita e poi è diventato un segno di appartenenza del tipo la band quasi come una banda ( per esempio per riferirsi ad una persona al nome proprio si univa il nome della band) era ancora così o é cambiato? E come è cambiata Milano?
Credo che riunirsi, creare qualcosa di proprio, condividere un percorso in una band in cui credi, interessi ancora le persone e conservi intatto il suo fascino, specie per un provinciale in un posto come Milano..Per me è ancora un privilegio…Credo che il cambiamento grande sia dalla parte dell’ “Audience“. Il web oggi mette a disposizione qualsiasi cosa in maniera facile, veloce, economica (disimpegnata, superficiale accessibile) questo stato di cose, causa una perdita di curiosità verso la musica, ed a cascata, su tutto il suo indotto, che si’, si e’ impoverito.
L’essere a Milano ha in qualche modo favorito la tua professione?
Ovviamente si, pur avendo Roma più vicina, preferii venire qui, proprio perchè pensavo alla cultura dell’operosità Milanese unita ad un certo understatement della vecchia borghesia ed apertura internazionale, mi interessava confrontarmi.
Che tipologie di clienti hai ?
Dagli scassati della sala accanto fino a Sting, Muse; Nick Cave, Prince, Elton John. Tutti vogliono risolvere le loro “issues”…
- Leggi anche la precedente intervista della rubrica Bella Milano