La mappa qui sopra è stata pubblicata per gentile concessione di
– Copyright Edizioni DIELLE s.r.l.s.u.
Via Gran San Bernardo, 11
20154 – Milano
E-mail : edizionidielle@tiscali.it
———————————————————-
Oggi presentiamo una nuova rubrica di Milano 2.0 a cui teniamo molto. Diciamocelo: l'informazione on-line tratta spesso gli stessi argomenti e noi, giorno dopo giorno, con la nostra presenza sul territorio e la nostra sensibilità da blogger, cerchiamo sempre di distinguerci.
Cerchiamo di farlo con le notizie ma anche con le rubriche, e quella tanto apprezzata per ricchezza sui mercatini della domenica, lo diciamo con orgoglio, è realmente unica nel panorama dell'informazione locale online: una rubrica che racchiudesse notizie e foto su tutti i principali mercatini milanesi – che il nostro collaboratore Leonardo si è visitato domenica dopo domenica – non esisteva online. Oggi, invece c'è. Ed è qui.
Quindi? Bè, oggi lanciamo una nuova rubrica, anch'essa inesistente nel panorama dell'informazione locale online. Una volta alla settimana pubblicheremo foto e storia di una via o di un palazzo milanese. Ne scoprirete delle belle, ve lo assicuriamo. Il materiale che abbiamo in mano non lascia dubbi.
Non solo, avremo a disposizione materiale difficilmente reperibile anche da un appassionato. Siamo in possesso di libri, testi e manoscritti rari grazie ad un libraio milanese. Tanto per capirci: quella che vedete in apertura è una pianta della città di Milano risalente al 1737.
Allora che si cominci, lasciamo la parola al nostro collaboratore e fotografo Leonardo. Da settimana prossima il primo palazzo. O la prima via? Bè, vi aspettiamo qui per scoprirlo.
Inutile dire che a questa rubrica potete partecipare anche voi. Se avete foto, curiosità, notizie, video su una via o un palazzo milanese scrivete a milano@blogosfere.it.
E' veramente tutto, la parola a Leonardo.
di Leonardo
Tutti i giorni cerchiamo di raccontarvi Milano, quella Milano che ci fa arrabbiare e sognare, che vorremmo e che in realtà, alla fine, semplicemente è.
Già, Milano. Fin dalla nascita troviamo storici e studiosi in disputa con differenti tesi, avvalorate dal ritrovamento di numerossime conchiglie fossili che indicano la Pianura Padana (circa 600.000 anni fa) completamente coperta dalle acque del Mediterraneo: pensate il mare a Milano.
Poi quel mare si prosciugò, formando una vasta pianura in cui iniziarono gli insediamenti umani. In 20mila anni, su questo territorio, si susseguirono popoli Liguri, Umbri, Insubri, Etruschi e infine i Galli.
Ma il nome Milano da dove deriva, qual è la sua origine? Anche qui ci sono diverse tesi: c’è chi attribuisce la nascita ai Galli e chi si spinge più indietro facendolo risalire all’unione dei nomi di due capitani Etruschi Olano e Medo.
Altri, invece, affermano che Milano venne fondata nel mezzo della pianura bagnata da due fiumi, il Ticino e l’Adda, quindi posta in “medio Ainium”: da qui “Mediolanum”, origine che tanto piaceva a Sant’Ambrogio, Arcivescovo di Milano. In realtà buona parte degli storici concordano nell’attribuire la nascita della città e del nome ai Galli sotto il comando del loro capitano Belloveso.
Il nome prese origine da una scrofa semicoperta di lana (in medio lanae), trovata nel territorio in cui doveva sorgere la città. Questa presenza fu interpretata come presagio, e da qui Mediolanum. Per quanto possa essere una fantasiosa leggenda fu accreditata anche dal fatto che probabilmente la scrofa fu il primo stemma della città: l’emblema della scrofa lo potete ancora vedere in un bassorilievo posto nel secondo arco del palazzo della Ragione di via Mercanti. Guardate le foto qui sotto:
Bene, parte allora oggi, attraverso questo accenno storico, la rubrica sulla storia della nostra Milano vissuta attraverso le sue vie e i sui palazzi: vi racconteremo attraverso le strade, i monumenti, i palazzi la Milano del passato e di oggi.
Si dice che i milanesi non sono più orgogliosi della propria città come lo erano i loro avi ma Milano – più volte abbattuta ma sempre riemersa – ha stregato e strega ancora grandi personaggi così come anonimi sconosciuti.
C'è una Milano nascosta tutta da scoprire: noi di Milano 2.0, attraverso le foto, stampe d’epoca, indicazioni bibliografiche, le vostre segnalazioni o il materiale che vorrete inviarci, ce la metteremo tutta per farla emergere.