Una significativa rassegna di eventi al Teatro Carcano dedicata alla lotta contro la violenza di genere, attraverso l'arte e racconti di testimonianze coinvolgenti.

Argomenti trattati
Dal 24 al 30 novembre, il Teatro Carcano di Milano ospiterà una rassegna ricca di eventi dedicati alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. Questo programma, intitolato “Oreste è salvo? Le parole che rimarginano”, si propone di esplorare le radici culturali e sociali del fenomeno, utilizzando l’arte come mezzo di comunicazione e riflessione.
Un evento che fa la differenza
La rassegna è il risultato di un’iniziativa congiunta tra il Teatro Carcano e l’associazione PARI, la quale si impegna a promuovere la cultura della parità di genere anche nei contesti lavorativi. Ogni appuntamento della settimana rappresenta un’opportunità per affrontare il tema della violenza attraverso diverse forme artistiche, dal teatro alla musica, dalle testimonianze alle riflessioni.
Il significato del titolo
Il titolo della rassegna trae ispirazione dalla Orestea, un’opera che affronta tematiche di giustizia e responsabilità. Questo riferimento non è casuale: si intende stimolare una riflessione profonda riguardo le dinamiche di potere tra i generi, invitando il pubblico a interrogarsi sulla propria responsabilità collettiva nel contrastare la violenza di genere.
Un programma variegato e coinvolgente
Durante la settimana, si susseguiranno eventi con artisti di grande spessore, come Ambra Angiolini, Lella Costa e Maurizio De Giovanni, ognuno dei quali porterà la propria voce e il proprio punto di vista sulla questione. Ogni serata è progettata per fornire una prospettiva unica, affrontando il tema da angolazioni diverse e stimolando un dialogo aperto e onesto.
Gli eventi in programma
La rassegna si aprirà il 24 novembre con un incontro intitolato “Pensieri e parole”. Questo evento metterà in luce il potere del linguaggio nella narrazione delle relazioni tra uomini e donne. Si sottolineerà l’importanza di scegliere le parole con cura, poiché esse possono costruire o distruggere.
Il 25 novembre, Selvaggia Lucarelli dialogherà con Valentina Pitzalis, una sopravvissuta a un tentativo di femminicidio. La loro testimonianza evidenzierà l’importanza di affrontare il tema della victim blaming, frequentemente presente nei racconti mediatici.
Il 26 novembre, Maurizio De Giovanni presenterà un reading che esplorerà la violenza di genere dal punto di vista degli aggressori. Questo intervento mira a comprendere le dinamiche che portano a tali atti, svelando i meccanismi di controllo e manipolazione spesso nascosti sotto la superficie.
Il 27 novembre, il monologo “Lo stupro” di Franca Rame, interpretato da Ambra Angiolini, offrirà una testimonianza potente e necessaria. Questa performance intende risvegliare la coscienza del pubblico rispetto a un tema ancora troppo tabuizzato.
Infine, il 28 novembre, Arianna Porcelli Safonov utilizzerà l’ironia per affrontare il tema della violenza. Con un linguaggio provocatorio, inviterà a riflettere sulla serietà della questione attraverso una chiave di lettura originale e liberatoria.
Un laboratorio culturale per il cambiamento
La rassegna “Oreste è salvo? Le parole che rimarginano” non si limita a una serie di eventi, ma costituisce un laboratorio culturale volto a promuovere una riflessione collettiva sulla violenza di genere. Ogni appuntamento è progettato per generare dialogo, aumentare la consapevolezza e favorire un cambiamento concreto nella società. La trasformazione deve iniziare dalle parole che scegliamo di utilizzare e dalle storie che decidiamo di condividere.
Il Teatro Carcano si propone come un palcoscenico di speranza e cambiamento, dove l’arte funge da potente strumento di denuncia e riflessione. La partecipazione a questa rassegna rappresenta un atto di responsabilità e un passo verso una società più equa e inclusiva.





