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Riccardo III: Il Fascino del Male nella Regia di Antonio Latella

Antonio Latella presenta Riccardo III, un'opera che indaga il confine tra il male e la bellezza attraverso un adattamento innovativo e sorprendente.

Dal 12 al 30 novembre, il Piccolo Teatro Strehler di Milano ospiterà un’interpretazione innovativa di Riccardo III, l’illustre opera di William Shakespeare. Sotto la direzione di Antonio Latella, il dramma si propone di esplorare il rapporto tra il male e la bellezza, un concetto che il regista ha voluto portare alla luce attraverso un allestimento audace e provocatorio.

Questo spettacolo vede come protagonista Vinicio Marchioni, che interpreta il ruolo di Riccardo, un personaggio emblematico della brama di potere e della manipolazione. Latella, insieme al drammaturgo Federico Bellini, ha scelto di discostarsi dalla rappresentazione tradizionale del personaggio, spesso descritto come gobbo e deforme, per concentrarsi sulla sua astuzia e sul suo fascino.

Il contesto storico e la figura di Riccardo

Riccardo III è ambientato nel tumultuoso periodo della Guerra delle Due Rose, una lotta dinastica tra le famiglie dei Lancaster e degli York. La storia si snoda attorno alla figura di Riccardo, duca di Gloucester, che, approfittando dell’instabilità politica, tramando e uccidendo chiunque si frapponga tra lui e il trono, si fa strada verso il potere. La regia di Latella non si limita a raccontare questa ascesa, ma cerca di mostrare come il male possa coesistere con la bellezza.

Un’interpretazione visiva e concettuale

In apertura dello spettacolo, assistiamo a una scena che contrasta il giardino dell’Eden con il male incombente. Riccardo emerge da un albero cavo, indossando vesti bianche, simbolo di regalità e purezza, ma il suo arrivo segna l’inizio di un’era oscura. Latella afferma: “Il male che mi interessa è nella bellezza, non nella disarmonia”, suggerendo che la crudeltà e la seduzione possano essere due facce della stessa medaglia.

Il cast e la dinamica teatrale

Il cast, composto da attori di grande talento, include nomi come Silvia Ajelli, Anna Coppola, Flavio Capuzzo Dolcetta e Giulia Mazzarino, che contribuiscono a creare un’atmosfera densa di tensione e intrigo. Ognuno dei personaggi, pur essendo messo in ombra dalla figura carismatica di Riccardo, gioca un ruolo cruciale nel dipanare la trama di ambizione e vendetta. La regia di Latella posiziona i personaggi in scene sovrapposte, creando un effetto di compresenza che amplifica la drammaticità della narrazione.

La rappresentazione del femminile

Un aspetto interessante di questa produzione è il forte contrasto tra il potere maschile di Riccardo e la forza delle figure femminili, come Lady Anna e Regina Elisabetta. Queste donne, lontane dall’essere semplici vittime, si rivelano portatrici di una potente critica sociale. La loro presenza costringe Riccardo a confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni, rendendo il suo regno non solo una conquista ma anche una maledizione. La tensione tra attrazione e repulsione che caratterizza i rapporti tra Riccardo e le donne è palpabile e diventa un motore narrativo di grande impatto.

La scelta di Latella di non enfatizzare la deformità fisica di Riccardo è un altro punto di forza della sua regia. In questo modo, il pubblico è invitato a concentrarsi sulla psicologia del personaggio, piuttosto che sulla sua apparenza. Questo approccio apre a una riflessione più profonda sul concetto di male, ponendo domande su come e perché il male possa essere così affascinante.

Riflessioni finali

Il Riccardo III di Antonio Latella rappresenta un tentativo audace di reinterpretare un classico della letteratura teatrale, ponendo l’accento sulla complessità della natura umana. La bellezza e il male si intrecciano in una danza pericolosa, invitando il pubblico a riflettere sulle proprie percezioni del bene e del male. L’opera non è solo una rappresentazione storica, ma un’esplorazione dei temi universali che continuano a risuonare nella nostra società contemporanea.

Con una messa in scena che promette di essere tanto visivamente accattivante quanto emotivamente coinvolgente, questa produzione di Riccardo III si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti del teatro e della cultura. Non resta che attendere con ansia il debutto al Piccolo Teatro Strehler.

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