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Approvazione del Piano Territoriale Regionale: Novità e Impatti in Lombardia

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha ufficialmente approvato la revisione del Piano Territoriale Regionale (PTR), portando significativi risultati anche per il Partito Democratico.

Il 18, il Consiglio regionale della Lombardia ha ufficialmente approvato la revisione del Piano Territoriale Regionale (PTR). Questo documento rappresenta un elemento cruciale per la pianificazione del territorio lombardo e per le attività delle Province e dei Comuni. L’approvazione è avvenuta con un voto che ha registrato 42 favorevoli e 20 contrari, a seguito di un attento processo di analisi che ha coinvolto le opinioni di vari enti locali, associazioni e ordini professionali.

Un passo avanti per la pianificazione territoriale

Il relatore della proposta, Jonathan Lobati di Forza Italia, ha definito l’approvazione come un traguardo significativo che offre ai cittadini e alle istituzioni locali un riferimento aggiornato. Lobati ha evidenziato come il nuovo PTR favorisca la rigenerazione e la riqualificazione urbana, riducendo il consumo di suolo vergine e ponendo al contempo le basi per stimolare iniziative economiche.

Strategie di sviluppo e nuovi poli

Il documento revisionato comprende 17 progetti strategici che la Regione intende sviluppare, con particolare attenzione agli eventi olimpici del 2026. Inoltre, definisce 66 nuovi poli di sviluppo, rispetto ai soli 12 previsti nella versione del 2010. È significativo notare che la componente paesaggistica è stata rimossa per essere perfezionata in collaborazione con il Ministero della Cultura, attraverso un protocollo d’intesa, come chiarito dall’Assessore al Territorio, Gianluca Comazzi.

Risultati ottenuti dal Partito Democratico

Nonostante il voto contrario, i rappresentanti del Partito Democratico hanno conseguito risultati significativi. I consiglieri Matteo Piloni e Simone Negri hanno visto approvati emendamenti che consentono ai Parchi Regionali di esprimere un parere vincolante sui progetti di impianti fotovoltaici agrivoltaici. Piloni ha inoltre sottolineato la decisione di garantire che i data center vengano realizzati esclusivamente su terreni già urbanizzati, evitando così l’occupazione di aree agricole.

Critiche e osservazioni

Il Partito Democratico ha espresso preoccupazioni riguardo al fatto che solo 629 comuni si siano adeguati alla normativa sul consumo di suolo del 2014. Inoltre, è stata contestata la decisione di rinviare il termine di adeguamento al 2026. Negri ha fatto notare che la maggior parte delle aree destinate alla rigenerazione urbana ricade su terreni agricoli o centri storici, sollevando dubbi sull’efficacia del piano nel fornire nuovi indirizzi strategici.

Le risposte dell’amministrazione regionale

In risposta alle critiche, l’Assessore Comazzi ha sottolineato che diversi comuni hanno già adottato le normative regionali, coprendo una popolazione di circa sette milioni di abitanti. Ha ribadito che gli indici di consumo di suolo della Lombardia sono inferiori rispetto a molte altre regioni italiane. La revisione del PTR rappresenta quindi un tentativo di migliorare la pianificazione territoriale, affrontando le sfide del futuro e promuovendo uno sviluppo sostenibile.

La recente approvazione del Piano Territoriale Regionale (PTR) rappresenta un momento significativo per la Lombardia, orientando il territorio verso una visione che cerca di integrare lo sviluppo economico con la tutela ambientale. Le prossime sfide consisteranno nell’attuazione delle nuove norme e nel monitoraggio dei risultati a lungo termine.

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