Unisciti a noi per scoprire e analizzare le disuguaglianze urbane che caratterizzano le nostre città durante la Milano Arch Week 2025. Partecipa a un evento imperdibile per approfondire le sfide sociali e architettoniche del nostro tempo.

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La Milano Arch Week si prepara a essere un evento di grande rilevanza, dedicato all’architettura e alle trasformazioni urbane, con il titolo Inequalities and Architecture. Questo festival, giunto alla sua settima edizione, si svolgerà in concomitanza con la 24a Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, fino al 9 novembre. L’intento è quello di affrontare le crescenti disuguaglianze che caratterizzano le città moderne, esplorando le intersezioni tra architettura e giustizia sociale.
Un tema centrale di questa edizione è la questione di come progettare una città che si prenda cura dei suoi abitanti. A Quarto Oggiaro, un quartiere milanese noto per le sue sfide sociali, l’architetto Franco Tagliabue e l’architetta Rozana Montiel hanno cercato risposte concrete a questa provocazione.
Il progetto Radici a Quarto Oggiaro
Nel cuore di Quarto Oggiaro, presso la parrocchia di Santa Lucia, è stato avviato un progetto innovativo che coinvolge non solo professionisti del settore, ma anche la comunità locale. Questo è stato possibile grazie all’iniziativa del Centro di Competenze Territori AntiFragili (CRAFT), che si propone di sviluppare metodologie per affrontare le fragilità urbane e le crisi sociali. Insieme agli studenti del Politecnico di Milano, i professionisti hanno partecipato a un workshop durato diverse settimane, mirato a ristrutturare uno spazio della parrocchia.
Un nuovo volto per la parrocchia
Durante il workshop, i partecipanti hanno coinvolto attivamente gli abitanti del quartiere, raccogliendo fotografie storiche e racconti significativi legati al luogo. Questo approccio ha permesso di trasformare la sala della parrocchia in uno spazio che riflette l’identità e la storia della comunità. Attraverso l’arte e la progettazione partecipativa, il team ha lavorato per creare un ambiente accogliente e stimolante.
Architettura come strumento di cambiamento
La conferenza tenuta da Rozana Montiel, intitolata Democrazia dello spazio pubblico, ha messo in luce l’importanza degli spazi comuni come agenti di cura per le città. Montiel ha sostenuto che l’architettura ha il potere di redistribuire il potere e le risorse, promuovendo spazi inclusivi che facilitano l’incontro e la condivisione tra le persone. L’idea di considerare le disuguaglianze non come un problema, ma come un’opportunità di crescita e innovazione, è diventata un mantra per i partecipanti.
Il potere della comunità
La Milano Arch Week si è quindi estesa anche nelle periferie, proponendo eventi e mostre che mirano a coinvolgere le comunità locali. A Quarto Oggiaro, è stata allestita la mostra fotografica SoundVision, con opere di Giovanni Hänninen, che evidenziano il potenziale di trasformazione attraverso la valorizzazione del passato. Questo progetto dimostra come sia possibile dare nuova vita a spazi esistenti, creando al contempo nuove opportunità per la comunità.
Il lavoro svolto da studenti come Thomas Arrigotti, Laura Feruglio e Chiara Castroflorio ha portato entusiasmo e speranza, sottolineando l’importanza della collaborazione tra diverse generazioni e professionisti. La loro passione per l’architettura e il desiderio di migliorare la vita nelle città sono evidenti nel loro approccio al progetto.
Riflessioni finali
La settima edizione della Milano Arch Week rappresenta un’opportunità unica per riflettere sulle disuguaglianze e sul ruolo dell’architettura nella creazione di città più giuste e inclusive. L’invito rivolto alla comunità di Santa Lucia è quello di continuare a vivere e utilizzare gli spazi rinnovati, contribuendo così a trasformare un semplice luogo fisico in un luogo di vita e memoria. La bellezza di uno spazio emerge quando è animato dalla presenza umana e dalla partecipazione attiva dei cittadini.




