Una manifestazione a sostegno di Gaza ha attirato una vasta partecipazione di cittadini, inclusa l'attrice Ambra Angiolini, che ha espresso la sua solidarietà.

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Da venerdì scorso, Milano è diventata un fulcro di attivismo in solidarietà al popolo palestinese, grazie all’iniziativa nazionale “Cento piazze per Gaza”. Questo evento ha unito cittadini e attivisti in un presidio permanente in piazza della Scala, simbolo della lotta per i diritti umani in Palestina.
La manifestazione ha visto una partecipazione straordinaria, attirando l’attenzione di molti volti noti, tra cui l’attrice e conduttrice Ambra Angiolini, che ha partecipato al corteo con la figlia Jolanda. La sua presenza ha rappresentato non solo un atto di solidarietà, ma anche un messaggio forte e chiaro: l’importanza di essere attivi e impegnati.
La testimonianza di Ambra Angiolini
Ambra ha documentato il suo impegno attraverso un video su Instagram, sottolineando l’importanza di non limitarsi a osservare passivamente le ingiustizie. “Non basta commentare dal divano,” ha affermato, esprimendo la necessità di agire concretamente per le cause in cui si crede. La sua riflessione si estende oltre il semplice attivismo, toccando il tema dell’educazione delle nuove generazioni.
Un insegnamento di attivismo
Sottolineando il suo ruolo di madre, Ambra ha affermato: “Cosa posso insegnare a mia figlia se non a lottare per ciò che è giusto?” Questa affermazione mette in luce come il cambiamento sociale possa iniziare nelle famiglie, educando i giovani a essere consapevoli e impegnati. “La pace è un’utopia, ma ci spinge a proseguire,” ha concluso, evidenziando la necessità di mantenere viva la speranza.
La mobilitazione continua
Il presidio in piazza della Scala è supportato da diverse organizzazioni, tra cui l’Unione sindacale di base (Usb) e vari collettivi. Questi gruppi hanno trasformato la piazza in un luogo di aggregazione e attivismo, con tende che forniscono sostegno e informazioni ai passanti. La piazza è stata ribattezzata dai manifestanti “piazza Gaza”, un chiaro segno della loro determinazione a mantenere viva l’attenzione sulla situazione in Palestina.
Richieste degli attivisti
Le richieste avanzate dai partecipanti al presidio includono la cessazione immediata delle operazioni militari israeliane a Gaza e in Cisgiordania, oltre alla fine dei rapporti economici e istituzionali con Israele. Inoltre, si richiede al sindaco di Milano di interrompere il gemellaggio della città con Tel Aviv, un gesto simbolico che rappresenterebbe un passo significativo verso la solidarietà con il popolo palestinese.
Eventi e attività in programma
La giornata di mobilitazione non si è limitata alla manifestazione; è stata caratterizzata da momenti di socialità e condivisione. Colazioni, pranzi e aperitivi collettivi hanno reso l’atmosfera ancora più vibrante, creando un forte senso di comunità tra i partecipanti. Anche oggi, il programma continua con iniziative come lo sportello sindacale di Usb Scuola, che fornisce supporto ai lavoratori e agli studenti.
Un messaggio di unità
In serata, si prevede un monologo dell’attore Massimiliano Loizzi, noto per il suo lavoro con il collettivo comico Terzo Segreto di Satira, seguito da un aperitivo solidale. Questo non è solo un modo per raccogliere fondi, ma anche un’opportunità per unire le forze e discutere di come continuare a sostenere la causa palestinese attraverso azioni concrete.
La mobilitazione a Milano rappresenta un esempio potente di come l’attivismo possa unire le persone in nome di una causa giusta. La presenza e le parole di Ambra Angiolini risuonano come un richiamo all’azione, ispirando molti a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie.