Un episodio inquietante scuote la curva Sud del Milan, indagini in corso.

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Un episodio violento nel cuore di Milano
Nel primo pomeriggio di ieri, un grave episodio ha scosso il mondo del tifo organizzato rossonero. Luca Guerrini, noto esponente della curva Sud del Milan, è riuscito a sfuggire a un agguato armato mentre si trovava bloccato nel traffico a bordo della sua Audi Q3 nera. L’agguato è avvenuto in pieno giorno, un fatto che sottolinea la crescente tensione all’interno del tifo milanista.
Le dinamiche dell’agguato
Secondo quanto riportato da Il Giorno, l’agguato si è consumato intorno alle . Un motociclo con targa presumibilmente contraffatta si è affiancato all’auto di Guerrini. Il passeggero, con il volto coperto da un casco integrale, ha aperto il fuoco due volte, colpendo l’auto e danneggiando la portiera anteriore e il parabrezza. Nonostante il chiaro intento omicida, Guerrini ha reagito prontamente, riuscendo a fuggire a piedi, mentre gli aggressori si sono dileguati rapidamente.
Indagini in corso e contesto del tifo rossonero
Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, ma al loro arrivo hanno trovato solo l’auto ferma. Guerrini, fortunatamente illeso, è tornato sulla scena poco dopo. Gli specialisti della scientifica hanno repertato i bossoli e analizzato la situazione. Un elemento di particolare interesse è emerso dal bagagliaio dell’auto di Guerrini: uno striscione bianco con la scritta nera “Solo per la maglia”, simbolo rappresentativo della curva Sud. Questo dettaglio suggerisce un ruolo significativo di Guerrini all’interno della gerarchia ultrà, soprattutto in vista della partita Milan-Bologna programmata per la sera stessa.
Le indagini si concentrano sull’ambiente frequentato da Guerrini, che è stato ascoltato in Questura. Le tensioni interne alla curva Sud, aggravate dall’operazione “Doppia Curva” dello scorso settembre, potrebbero fornire indizi sul movente dell’agguato. Luca Lucci, storico leader degli ultrà, è stato arrestato durante quell’operazione, e il suo nome compare negli atti dell’inchiesta come co-gestore di una barberia considerata una fonte di guadagno per il gruppo.
Un contesto di violenza e intimidazioni
Guerrini non è nuovo a situazioni di conflitto con la legge. Già nel settembre 2022, era stato identificato tra i partecipanti a scontri con le forze dell’ordine dopo una partita di Champions League. Inoltre, nel maggio 2023, era stato indagato per minacce aggravate relative a uno striscione intimidatorio affisso sotto casa di un giocatore dell’Inter. La sua recente riabilitazione all’interno della curva, dopo la scadenza di un Daspo, evidenzia un contesto di violenza e intimidazioni che caratterizza il tifo organizzato milanese.