Il vandalismo contro la targa di Pinelli riaccende il dibattito sulla memoria storica e l'antifascismo a Milano.

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Un atto di vandalismo inaccettabile
Recentemente, la targa commemorativa dedicata a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico e partigiano, è stata nuovamente danneggiata. Questo episodio è avvenuto in piazzale Segesta, a Milano, dove la lapide era stata installata per onorare la memoria di Pinelli, considerato una delle vittime innocenti della Strage di piazza Fontana. Il presidente provinciale dell’ANPI, Primo Minelli, ha espresso il suo disappunto durante l’inaugurazione di un murale dedicato a giovani partigiani, sottolineando l’inaccettabilità di tali atti di odio politico, soprattutto in un periodo in cui si celebra l’80esimo anniversario della Liberazione.
La figura di Giuseppe Pinelli
Giuseppe Pinelli è una figura centrale nella storia della resistenza italiana. La sua morte, avvenuta nella notte tra il 15 e il , è avvolta da un alone di mistero e ingiustizia. Pinelli morì precipitando dalla finestra della questura di Milano, dove era detenuto per accertamenti in seguito all’esplosione della bomba in piazza Fontana. La sua tragica fine ha sollevato interrogativi e sospetti, rendendolo un simbolo di una lotta più ampia contro le ingiustizie e le violenze politiche. La sua memoria deve essere preservata e rispettata, non solo come un atto di giustizia, ma anche come un monito contro il ritorno di ideologie fasciste.
Un appello alla responsabilità collettiva
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il vandalismo della targa, definendolo un “disastro” e un “peccato”. Ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di Pinelli, affermando che non può e non deve essere una figura divisiva. La città di Milano, con la sua storia di resistenza e antifascismo, deve continuare a onorare la memoria di chi ha lottato per la libertà e la giustizia. È fondamentale che le autorità competenti intervengano per identificare i responsabili di questi atti ignobili e ripristinare la targa, affinché Milano possa rimanere un simbolo di democrazia e rispetto per la memoria storica.