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Sequestro di beni e accuse di autoriciclaggio: il caso Lacerenza

Il legale di Davide Lacerenza contesta il sequestro di beni e le accuse di reati gravi.

Immagine del caso Lacerenza su sequestro beni e autoriciclaggio
Scopri il caso Lacerenza: sequestro di beni e accuse di autoriciclaggio.

Il ricorso al Tribunale del Riesame

Davide Lacerenza, noto imprenditore, ha presentato un ricorso al Tribunale del Riesame tramite il suo legale, Liborio Cataliotti, per contestare il sequestro di 900mila euro, già convalidato dalla pm Francesca Crupi. Questo sequestro è stato disposto nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge accuse di autoriciclaggio e traffico di sostanze stupefacenti. Fino ad ora, le forze dell’ordine hanno rintracciato circa 80mila euro, suddivisi tra conti esteri e italiani, ma gli investigatori ritengono che la maggior parte dei fondi si trovi all’estero, in particolare in Albania.

Le accuse e il contesto dell’inchiesta

Secondo le indagini, Lacerenza sarebbe coinvolto in attività illecite legate alla cessione di droga e sfruttamento della prostituzione. In particolare, si parla di un “pacchetto completo” offerto ai clienti più facoltosi, che includeva escort, champagne e cocaina. Le indagini hanno rivelato che uno dei clienti avrebbe speso ben 641mila euro in tre anni, un dato che mette in luce l’entità del giro d’affari. La complice di Lacerenza, Stefania Nobile, è anch’essa indagata e risulta essere l’amministratrice di fatto dei locali coinvolti nell’inchiesta.

Il ruolo di Stefania Nobile e le implicazioni legali

Stefania Nobile, indagata per i reati legati alla prostituzione, è stata identificata come una figura chiave nell’organizzazione. Gli investigatori sostengono che fosse a conoscenza delle attività illecite condotte da Lacerenza all’interno della Gintoneria e del privé La Malmaison. Entrambi gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia, ma la loro posizione legale rimane critica. Le autorità stanno continuando a indagare per rintracciare ulteriori fondi e per comprendere l’intero schema di autoriciclaggio che potrebbe estendersi oltre i confini nazionali.

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