Un incendio divampato per protesta ha causato intossicazioni tra detenuti e agenti.

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Un incendio scatenato da una protesta
Nella notte tra mercoledì e giovedì, il carcere minorile Beccaria di Milano ha vissuto un episodio drammatico. Intorno alla mezzanotte, alcuni detenuti hanno dato fuoco a materassi e coperte all’interno di una cella, dando vita a un incendio che ha rapidamente allertato il personale di sorveglianza. Le fiamme hanno sprigionato una densa coltre di fumo, costringendo il personale a richiedere l’intervento immediato dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine.
Intervento dei soccorsi
All’arrivo dei soccorsi, i vigili del fuoco hanno lavorato per domare le fiamme, mentre i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno garantito la sicurezza dell’area. Cinque persone, tra cui quattro giovani detenuti di età compresa tra i 15 e i 17 anni e un agente di polizia penitenziaria di 31 anni, sono state colpite da intossicazione a causa delle esalazioni tossiche. Tre di loro sono stati trasportati nei pronto soccorso di strutture ospedaliere locali per ricevere cure e accertamenti.
Un clima di tensione persistente
Questo episodio non è isolato, ma rappresenta l’ennesima manifestazione di tensione all’interno dell’istituto di detenzione minorile Beccaria. Negli ultimi mesi, il carcere ha visto un aumento delle proteste e dei tentativi di evasione. Solo pochi mesi fa, tre detenuti erano riusciti a scavalcare il muro di cinta approfittando del caos generato da un incendio simile. Fortunatamente, questa volta la situazione è stata contenuta rapidamente, evitando conseguenze più gravi.
Il carcere minorile Beccaria, noto per la sua complessità gestionale, continua a essere al centro di dibattiti riguardanti le condizioni di detenzione e il trattamento dei giovani detenuti. Le autorità competenti sono chiamate a riflettere su come migliorare la situazione e garantire un ambiente più sicuro sia per i detenuti che per il personale.