Un furto devastante al ristorante PizzAut, simbolo di inclusione e opportunità per ragazzi autistici.

Argomenti trattati
Un furto che ferisce il cuore della comunità
Il ristorante PizzAut, situato a Cassina de’ Pecchi, è stato recentemente vittima di un furto che ha lasciato segni indelebili non solo nella struttura, ma anche nei cuori di chi vi lavora. I dipendenti hanno trovato il locale devastato, con la porta d’ingresso infranta e vetri sparsi ovunque. Il fondatore, Nico Acampora, ha condiviso la sua indignazione sui social, descrivendo la scena raccapricciante che ha trovato al suo arrivo. “Sangue sul pavimento, un vetro sfondato, una portata divelta, la cassa buttata all’aria… per rubare poche centinaia di euro”, ha scritto, esprimendo il dolore e la rabbia per quanto accaduto.
La reazione del fondatore e l’appello alla comunità
Acampora ha utilizzato i social media per lanciare un appello alla solidarietà, ma non nel modo che molti si aspettavano. Nonostante i danni ammontino a oltre 7000 euro e il furto di due computer, il fondatore ha rifiutato l’idea di chiedere aiuto economico diretto. “In molti mi state chiedendo un codice Iban per ripagare ai danni fatti dai malviventi. Vi faccio un’altra proposta: venite a Cassina a mangiare, fate sentire la vostra vicinanza ai ragazzi”, ha esortato. Questo invito non è solo un modo per raccogliere fondi, ma un modo per rafforzare il legame tra la comunità e i ragazzi autistici che lavorano nel ristorante.
PizzAut: un simbolo di inclusione e opportunità
PizzAut non è solo un ristorante, ma un vero e proprio progetto sociale che offre opportunità di lavoro a ragazzi autistici. La missione di Acampora è quella di dimostrare che tutti possono avere un posto nel mondo del lavoro, indipendentemente dalle loro sfide personali. La risposta della comunità è stata immediata: molti hanno espresso il desiderio di sostenere il ristorante, non solo attraverso donazioni, ma anche partecipando attivamente alla vita del locale. “Facciamoli tornare a quello straordinario diritto che hanno conquistato… il lavoro”, ha concluso Acampora, sottolineando l’importanza di un supporto concreto e duraturo.