Il 10 gennaio segna l'inizio di una mobilitazione che coinvolge diversi settori del trasporto.
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Il contesto degli scioperi in Italia
Il nuovo anno in Italia si apre con una forte agitazione tra i lavoratori del trasporto pubblico locale. Il 10 gennaio, i dipendenti delle società di trasporto, tra cui Atm a Milano, incroceranno le braccia per protestare contro le condizioni lavorative e le recenti decisioni sindacali. Questo sciopero, proclamato da Faisa Confail, mette in evidenza le difficoltà economiche che i lavoratori stanno affrontando, aggravate da un’inflazione crescente e da un costo della vita insostenibile.
Le ragioni della protesta
Le motivazioni alla base di questa mobilitazione sono chiare e forti. I sindacati denunciano un accordo siglato il 11 dicembre scorso, considerato offensivo e insufficiente. I lavoratori si sentono umiliati da proposte di aumenti salariali che non tengono conto dell’attuale situazione economica. “Un’elemosina una tantum di 500 euro per 16 mesi di arretrati” è come viene definito il compenso, che si traduce in poco più di 31 euro al mese. Inoltre, gli aumenti previsti di 60 euro da marzo 2025 e 100 euro da agosto 2026 sono considerati ridicoli in un contesto di inflazione galoppante.
Il coinvolgimento di altri settori
Non solo il trasporto pubblico locale è interessato da questa mobilitazione. Il 10 gennaio segnerà anche la prima protesta del mese per il settore ferroviario, coinvolgendo il personale addetto alla manutenzione delle infrastrutture di Rfi. A Milano, il personale di Airport Handling degli scali di Linate e Malpensa si unirà allo sciopero, creando un potenziale caos negli aeroporti. Questa sinergia tra diversi settori del trasporto evidenzia un malcontento diffuso e una richiesta di dignità e rispetto per il lavoro svolto.
Un appello all’unità
I sindacati, in particolare Faisa Confail, fanno appello all’unità tra i lavoratori. “Scioperiamo insieme. Opponiamoci con forza a un sistema che non riconosce il valore del nostro lavoro”. Questo messaggio di solidarietà è fondamentale per affrontare le sfide che i lavoratori del trasporto pubblico devono affrontare. La richiesta è chiara: un contratto che rispetti i diritti e la dignità dei lavoratori, in un momento in cui il loro impegno è essenziale per garantire un servizio pubblico di qualità.