Un 78enne arrestato per furto in un supermercato, la sua storia tocca il cuore.
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Un furto dettato dalla necessità
La storia di un pensionato di 78 anni, residente nella Bergamasca, ha suscitato un acceso dibattito sulla povertà e le difficoltà economiche che molti anziani affrontano quotidianamente. L’anziano è stato sorpreso mentre cercava di allontanarsi da un supermercato di Seriate con alcuni alimenti, tra cui formaggio, per un valore di circa 40 euro. La sua azione, sebbene illegale, è stata motivata da una necessità impellente: la pensione non basta per arrivare a fine mese.
Il momento del furto
Il furto è avvenuto giovedì 5 dicembre, quando l’anziano ha tentato di uscire dal negozio senza pagare. La cassiera, accortasi dell’accaduto grazie al suono dell’antifurto, ha cercato di fermarlo chiedendogli di svuotare la busta. In un momento di panico, l’uomo ha spinto il carrello contro di lei, ma fortunatamente la donna non ha riportato lesioni. Questo gesto ha portato all’accusa di rapina impropria, un reato che ha sollevato interrogativi sulla giustizia e sull’empatia nei confronti di chi vive in condizioni di indigenza.
Il processo e la decisione del giudice
Processato per direttissima, il pensionato ha espresso il suo rammarico e ha spiegato le ragioni del suo gesto, sottolineando come la sua pensione non fosse sufficiente per coprire le spese quotidiane. Nonostante l’accusa avesse richiesto misure cautelari, il giudice ha deciso di scarcerarlo, motivando la sua scelta con il valore esiguo del furto e la necessità dell’anziano di provvedere al proprio fabbisogno alimentare. Questa decisione ha sollevato un dibattito su come la società affronta le situazioni di disagio economico e sulle politiche di sostegno per gli anziani.