×

A Milano, non è sufficiente possedere un impiego per essere al sicuro economicamente: scopriamo chi sono le nuove fasce vulnerabili

Aumento del "lavoro povero" a Milano: richieste di assistenza in aumento del 24% secondo il rapporto Caritas 2023. Difficoltà economiche per il 69,9% degli interlocutori, mentre il tasso di disoccupazione cala al 49,1%. Richiesta di potenziare i redditi per affrontare la situazione

Milano, 16 ottobre 2024 – Nella città di Milano si sta assistendo a una diminuzione del numero di disoccupati, mentre aumenta il gruppo di lavoratori che, nonostante abbiano un impiego, faticano ad affrontare le spese quotidiane. Questo fenomeno, noto come ‘lavoro povero’, è messo in evidenza nel rapporto 2023 sulle povertà elaborato dall’Osservatorio Caritas per la diocesi ambrosiana.

Rapporto sulle povertà 2023

Il report ha analizzato le informazioni provenienti da 168 centri di ascolto, su un totale di circa 400, e da tre servizi dedicati ai migranti, ai senzatetto e all’orientamento professionale. Sono state ricevute 59.354 richieste di assistenza, con un incremento del 24% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è attribuibile sia all’espansione dei punti di ascolto, sia a una maggiore varietà delle necessità delle persone. Le persone assistite sono state 17.238, segnando un aumento del 17,9%.

Situazione economica e difficoltà

Riguardo al reddito, il 69,9% degli interlocutori ha manifestato difficoltà economiche, un record mai registrato prima. Invece, i problemi legati al lavoro sono diminuiti, attestandosi al 33,1%, seguiti dalle questioni abitative che si fermano al 14,8%. Anche il 10,6% delle persone ha segnalato problematiche legate all’immigrazione. È comune, inoltre, che chi si rivolge ai centri Caritas affronti più di una difficoltà. I migranti rappresentano il 63,9% degli utenti dei servizi (rispetto al 60,9% dell’anno scorso), e tra di essi, i peruviani costituiscono una fetta significativa, con un aumento del 55,2%.

Situazione economica difficoltosa: oltre il salario

Una percentuale elevata di donne, pari al 60%, sta affrontando difficoltà economiche. Il tasso di disoccupazione si attesta al 49,1%, in lento calo, ma c’è un 23,9% di lavoratori che non riescono a fare fronte alle spese quotidiane. Questo dato è aumentato significativamente dal 2016, quando si trovava al 14,5%. Come evidenziato da Elisabetta Larovere dell’Osservatorio Povertà e Risorse, molte persone percepiscono stipendi “insufficienti per la vita di tutti i giorni”. Tra coloro che sono occupati, l’80,9% riporta di avere difficoltà economiche, rispetto al 77,5% nel 2022.

La richiesta: potenziare i redditi

Un aspetto rilevante è la presenza di figli minorenni nelle famiglie in difficoltà economica. “Le problematiche sono complesse e non esistono soluzioni immediate”, ha dichiarato Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana. Ha poi enfatizzato l’importanza di trovare strategie adeguate tra politica, economia e società per rafforzare i redditi dei lavoratori, supportare le famiglie con bambini, garantire ai migranti vie di accesso sicure e regolari, e migliorare i diritti fondamentali, oltre a percorsi di integrazione più efficaci. “È fondamentale promuovere interventi contro la povertà lavorativa”, ha aggiunto Alberto Guariso dell’associazione Avvocati per Niente.

Leggi anche