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Prima della finale di Champions, gli ultrà di Inter e Milan hanno raggiunto un accordo: “Suddividiamo equamente i costi dei biglietti e dei voli charter, così tutti avranno un vantaggio”

Milano, 30 Settembre 2024 – Prima di concludere il finale della Champions League del 2023, le due tifoserie hanno stretto un patto. L’obiettivo era comune: garantire che sia loro sia i loro rispettivi dirigenti ricevessero una parte del denaro indipendentemente dall’esito della partita di semifinale che ha visto l’Inter sfidare il Manchester City a Istanbul. Dalle risultanze delle indagini è emerso che Marco Ferdico, head della Nord, sarebbe stato il primo a proporsi per raggiungere un accordo con Luca Lucci, capo della Sud del Milan.

“Un po’ come assicurarsi alla Snai”
La questione è stata discussa con Andrea Beretta, il quale ha avvisato Ferdico sul rischio che la notizia del patto potesse trapelare fuori e suscitare malcontento tra i tifosi: “Il problema, c’è che questa questione non deve rivelarsi al tuo gruppo, hai capito!”, ha detto “Berro”. Questa è stata la replica di Ferdico: “Solo io, tu, Piccolo (Antonio Bellocco, ndr) e lui ne siamo a conoscenza. Diciamo: noi disponiamo di questi biglietti, organizziamo questi charter, stabiliamo questi prezzi, così ciascuno guadagna metà, indipendentemente da te, hai comunque vinto…”. Ferdico ha paragonato la situazione a “quando ti assicuri alla Snai”, facendo un riferimento alla strategia frequente nel campo delle scommesse per “salvaguardare” un risultato unico mancante in un elenco di partite già vinte.

La tensione per la finale della Champions 2023 continua a crescere. Dopo la vittoria nel derby contro i loro rivali, la fazione del Nord ha cominciato a fare mosse per acquisire il maggior numero possibile di biglietti per lo stadio Ataturk. L’obiettivo annunciato era di ottenere almeno 1.200 biglietti dalla compagnia, per poi monetizzarli alzando i prezzi. Tuttavia, i dirigenti incaricati di gestire le relazioni con i tifosi hanno ridotto le aspettative, fissando l’obiettivo a 800 biglietti (il 20% dei 4mila totali affidati all’amministrazione dell’Inter). Ferdico, non soddisfatto di questo numero, sta cercando soluzioni per incrementarlo.

El llamado a Simone Inzaghi
Uno de los ‘recursos’ disponibles es organizar una huelga de fanáticos para la final de la Coppa Italia, que el Inter ganará al remontar contra Fiorentina en el Estadio Olímpico de Roma. En la tarde del partido, los investigadores interceptan una llamada telefónica entre el jefe del grupo de ultras y el entrenador nerazzurro Simone Inzaghi: el primero explica la decisión de no apoyar al equipo en protesta contra la reducción del paquete de entradas para Estambul. El entrenador responde: “Entonces Marco, te digo ehhh… leo el mensaje que los ultras no cantarán en una final…me puse furioso… en el sentido… no con ustedes… con el club… estaban ahí… usted sabe quién del club… he dicho… faltan 4 horas… trata de solucionar este asunto porque no es posible… porque Fiorentina hace 22 años que no juega una final y llegan 33 mil furiosos… nuestros han llegado 35 mil furiosos… a pesar de ser la quinta final… hay este lío… traten de resolverlo… y me dicen… sí pero mister… resuélvalo … eso fue mi llamado Marco”.

Objetivo alcanzado. De hecho, más que eso Al final, esa noche, el Nord aparecerá en las gradas solo en el minuto quince del primer tiempo para festejar el doblete de Lautaro Martinez. ¿Y el asunto de la Champions? En los días inmediatamente anteriores al 10 de junio, Ferdico recibirá de la sociedad la respuesta que esperaba: no 1.200, sino bien 1.500 entradas para la final.

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