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Due individui sono stati messi sotto processo a seguito della morte di una persona, avvenuta in un residence di Segrate, causata dalle esalazioni di monossido

Segrate, 26 settembre 2024 – La tragedia di Segrate nel novembre 2022, quando due ragazzi campani, residenti in un alloggio, furono gravemente danneggiati da un’effusione di monossido di carbonio, è tornata alla ribalta due anni dopo. Una delle vittime perì, mentre l’altra sopravvisse miracolosamente.

L’iter giudiziario
Il proprietario del residence “Linate” a Novegro di Segrate, dove Francesco Mazzacane, un ventiquattrenne di Torre del Greco, morì nel 9 novembre 2022 a causa di un’intossicazione massiccia da monossido di carbonio da un’erogazione di un impianto di riscaldamento guasto, sta cercando di accordarsi. Questo è stato rilevato durante l’udienza odierna davanti al Giudice per le Indagini Preliminari di Milano, Sonia Mancini, dove è anche imputato l’idraulico che si prese cura del sistema di riscaldamento e che ha preferito scegliere il processo abbreviato. Claudio Giuseppe Gasperin, il 70enne direttore e amministratore dell’institute da Segrate, e Ion Grubi, l’idraulico 42enne moldavo che vive a Pioltello e a cui fu affidata l’installazione e la manutenzione dell’impianto di riscaldamento, sono accusati di omicidio involontario per aver causato gravi lesioni a un’altra persona, cioè il compagno 21enne di Mazzacane, che sopravvisse alle esalazioni tocciche più tardi quando ebbe raggiunto lo stato di veglia.

Nel suo richiamo al processo, il procuratore di Milano, Isabella Samek Lodovici, ha sostenuto che l’amministratore del residence aveva assegnato il compito dell’installazione della caldaia a un individuo “tecnologicamente inadeguato e carente delle necessarie abilità e conoscenze”, cioè l’idraulico. Secondo le accuse, non avrebbe effettuato le modifiche necessarie nello scantinato del residence per soddisfare “gli standard tecnici e di sicurezza necessari”. Nonostante la caldaia avesse già presentato dei problemi, non solo non l’ha spenta “in attesa di un intervento da parte di un centro di assistenza”, ma avrebbe persino “incrementato il suo funzionamento”.

Si è appreso che il proprietario del residence desidera un patteggiamento, ma al momento non ci sono state proposte di condanne e la difesa sta tentando di stabilire un indennizzo da proporre. Uno specialista tecnico, fornito da Studio3A-Valore, società che si occupa del rimborso dei danni, ha partecipato all’indagine. La famiglia del 24enne si è affidata a questa società e sono stati rappresentati come parti civili dall’avvocato Laura Carla Bastia. L’udienza è stata rinviata al 6 marzo.

La storia dei due giovani ha provocato sgomento e commozione pubblica, sia a livello locale che nazionale. Mazzacane non è sopravvissuto, mentre il suo compagno, originario di Pompei e residente a Torre Annunziata, è riuscito a scampare per un soffio dopo un ricovero in ospedale che comprendeva due sedute in camera iperbarica. Il 24enne di Torre del Greco si trovava a Milano per lavorare (era stato ingaggiato come stagista all’Esselunga) ed era stato raggiunto dal compagno, che cercava lavoro nella metropoli lombarda.

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