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Basile contro Segre: il figlio querela l’ex ambasciatrice

La denuncia di Liliana Segre contro Elena Basile: un confronto che divide l'opinione pubblica

Il conflitto tra due personaggi politici di rilievo

Nel cuore di una controversia che ha scosso l’opinione pubblica, emerge una querela legale tra due figure di spicco: Liliana Segre, senatrice a vita, e l’ex ambasciatrice Elena Basile. La scintilla di questo conflitto è stata un video pubblicato da Basile su Facebook, nel quale ha sollevato gravi accuse nei confronti di Segre, sostenendo che la sua preoccupazione sia limitata esclusivamente ai bambini ebrei.

La reazione non si è fatta attendere: Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, ha annunciato che lui e sua madre intenderanno agire per vie legali contro Basile. La denuncia riguarda il contenuto diffamatorio del video e la richiesta di una ritrattazione pubblica.

Le reazioni politiche

Le parole incriminate di Basile hanno suscitato indignazione sia nella senatrice che nella sua famiglia. Belli Paci ha dichiarato che le affermazioni di Basile non corrispondono alla verità, evidenziando che sua madre ha sempre manifestato una sensibilità universale verso la sofferenza dei bambini di tutte le nazionalità e fedi.

La controversia ha trovato eco anche nell’ambito politico, con una generale solidarietà espressa verso Liliana Segre durante una sessione al Senato. Diversi esponenti politici hanno condannato le parole di Basile, definendole “gravemente offensive” e sottolineando il ruolo esemplare di Segre nella promozione dei valori morali e nella memoria della Shoah.

La risposta di Elena Basile

La risposta di Basile, giunta tramite email, non ha attenuato la tensione. In essa, sembra scaricare la responsabilità sulle presunte distorsioni dei media e suggerisce che la senatrice dovrebbe richiedere una rettifica a loro. Tale posizione ha ulteriormente accresciuto la determinazione di Segre e del suo figlio nel procedere con la querela.

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