In questi giorni a Milano è piovuto molto, ma non abbastanza per risolvere la crisi idrica.
Secondo i dati forniti dall’Arpa Lombardia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente), nella regione e a Milano c’è un grave problema di siccità. Infatti è stato rilevato il 56% in meno di risorse idriche rispetto a quelle mediamente attese in questo periodo negli anni passati. Secondo i dati dell’Arpa la scarsità di pioggia e neve hanno portato una mancanza si quasi 2 miliardi di metri cubi d’acqua rispetto alla media del periodo 2006-2020. Lo stato dei depositi di neve è cruciale, perchè il loro scioglimento garantisce acqua nei mesi estivi.
Anche i nostri principali “serbatoi”, il lago Maggiore e il lago di Como, hanno la percentuale di riempimento in discesa, sono rispettivamente al 38% e al 19%. Questo problema di siccità è molto grave perchè sta mettendo sempre più a rischio i raccolti.
Pioggia a Milano
La pioggia negli ultimi giorni è scesa nell’hinterland a nord, in provincia di Varese, dove ha raggiunto accumuli vicini ai 20mm. Invece a Milano gli accumuli sono rimasti ai 10mm. Queste precipitazioni hanno dato un po’ di sollievo alla città Milanese, placando un po’ questa siccità degli ultimi mesi.
Non è ancora chiaro come sarà il meteo nel prossimo fine settimana. “I modelli matematici non riescono ancora a capire se l’ondulazione prodotta dal vortice inglese sarà sufficiente a trascinare una perturbazione sull’Italia” ha puntualizzato Carlo Migliore, meteorologo di 3Bmeteo. Solo nei prossimi giorni, entro metà settimana si riuscirà a sapere come sarà il tempo la settimana prossima.
Secondo gli esperti la primavera è l’ultima possibilità per le regioni settentrionali di recuperare parzialmente il deficit idrico accumulato nei mesi scorsi.
Le soluzioni attuabili
Oltre a sperare in una primavera piovosa, la regione ha in mente di attuare altri piani per far fronte alla crisi idrica.
Alla riunione coordinata dal presidente della Regione Attilio Fontana si è deciso di valutare nuove deroghe per la regolazione dei deflussi minimi vitali dai laghi ai fiumi ai corsi d’acqua e canali irrigui.