A Lainate bisognerà sostituire il 50% delle piante, il 15% al Parco Nord
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Caldo e siccità continuano a mettere a dura prova anche gli alberi del progetto Forestami piantati negli ultimi mesi. Alcune piantumazioni del progetto di forestazione non hanno attecchito come avrebbero dovuto.
Alberi Forestami: i maggiori danni
Secondo l’analisi sullo stato di salute delle piante la situazione è drammatica. Nell’area di Lainate, dove i terreni sono già particolarmente poveri di sostanze organiche, la moria delle piante messe a terra nell’ultima stagione agronomica ha superato in alcuni punti la percentuale del 50%.
Lo scenario migliora nell’area del Parco Nord, che utilizza l’acqua di prima falda per le irrigazioni. Attualmente la moria è pari al 15%. Nelle aree di Colturano, Dresano e Trezzano sul Naviglio la percentuale ha raggiunto e talvolta superato il 30%, anche a causa di atti vandalici.
Alberi Forestami: moria al minimo a Canegrate, Sesto e Vimodrone
A Canegrate la moria delle piante è particolarmente contenuta, con una percentuale pari al 2,72%. Il merito va alla cooperativa incaricata della manutenzione, la quale, in 3 mesi, ha eseguito tutte le irrigazioni che erano programmate per i prossimi 5 anni di manutenzione. Ora la scelta richiede un piano straordinario di irrigazione per i prossimi anni, che obbligherà Forestami a riformulare il budget di supporto alla manutenzione degli alberi.
Minima la moria nei Comuni di Sesto San Giovanni e Vimodrone (0,5%) grazie alla realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione. Stato di salute delle piante in ripresa anche a Noviglio.
Alberi, l’impegno di Forestami
Forestami, si impegnerà a ripiantare tutti gli alberi morti e invita le aziende e le istituzioni che sostengono la sfida della riforestazione a Milano a una grande campagna autunnale di ripresa e rilancio delle piantumazioni.
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