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Accresce il pressing dei Comitati per salvare il Meazza e convocare un referendum cittadino.
Il sindaco Beppe Sala annuncia: “Il ruolo mio e della mia Giunta era di verificare se ci fossero condizioni ostative alla concessione del pubblico interesse al progetto di Milan e Inter. Questa verifica ha richiesto due anni. Alla fine siamo arrivati alla conclusione che non c’erano più elementi per poter negare il pubblico interesse. A tutti coloro che sono interessati al destino del vecchio e del nuovo stadio, io dico due cose.
La prima: il dibattito va bene, in settimana si inizierà con una commissione consiliare”.
L’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi si occuperà dell’illustrazione dell’iter amministrativo. Bisognerà attendere il mese di gennaio per la commissione con il sindaco, i rappresentanti dei club e gli esponenti del Comitato Sì Meazza. Il primo cittadino conferma la sua presenza all’interno della commissione per “spiegare perché abbiamo preso questa decisione su San Siro.
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Sala aggiunge: “Da me, però, non ci si può aspettare che dica di aver sbagliato a concedere il pubblico interesse al progetto dei club. Ci si può aspettare, invece, un dibattito intorno a San Siro. Ad esempio, nel Comitato fondato da Luigi Corbani c’è il promoter Claudio Trotta, un grande personaggio in questo mondo: esiste la possibilità che qualcuno prenda in affitto San Siro per farne un uso che abbia un senso? Se qualcuno facesse una proposta o un’offerta significativa, io non avrei nulla da dire e cercherei di collaborare”.
Trotta risponde: “Noi del Comitato Sì Meazza consideriamo estremamente positiva la disponibilità del sindaco a considerare San Siro come lo stadio di tutti e non solo delle squadre. A tempo debito, diremo la nostra sul tema posto da Sala”.
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