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Da lunedì 6 dicembre, entra in vigore il green pass rafforzato – valido solo per i vaccinati e i guariti dal covid -, a differenza del green pass “base”, il quale può essere acquisito anche con un tampone negativo.
Il super green pass sarà obbligatorio per accedere a cinema, teatri, stadi, palazzetti dello sport, bar e ristoranti al chiuso, mentre il “vecchio” green pass oltre che per andare al lavoro, sarà indispensabile per i treni regionali Trenord e per metro, bus e tram Atm a Milano.
Nei giorni precedenti, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto di Milano, Renato Saccone, ha stabilito il piano d’azione dei controlli, affinché vengano rispettate le nuove regole.
I viaggiatori dovranno essere muniti di green pass “base”per accedere ai mezzi pubblici, quali metropolitane, autobus e tram Atm, inclusi i treni regionali Trenord.
Il Prefetto ha annunciato “L’obiettivo non è sanzionare, ma evitare la presenza di persone senza certificazione verde in luoghi chiusi“. Le verifiche “non devono ostacolare la fluidità del servizio”.
Il capoluogo lombardo sarà popolato da oltre cento “squadre affiancate”, che uniranno il personale operativo dei gestori del trasporto pubblico locale, i carabinieri, i poliziotti e gli agenti della polizia locale.
Chiunque verrà sorpreso senza certificazione verde all’ingresso sarà respinto senza multa. Per quanto riguarda i controlli in uscita, invece, verrà applicata la sanzione. Attualmente, nessun blitz a bordo dei mezzi.
Per accedere ai luoghi di lavoro basterà essere in possesso del green pass “base”, mentre per tutti i servizi di ristorazione al chiuso sarà indispensabile il green pass rafforzato.
“Il piano di controllo coordinato del territorio” divide Milano in sezioni assegnate alle varie forze dell’ordine, le quali affiancheranno i controlli alle normali attività.
I datori di lavoro e gli imprenditori dovranno essere i primi a svolgere le verifiche. Il Prefetto afferma: “controlleremo soprattutto chi deve controllare”, senza dimenticare che “tutti sono passibili di controllo“.
Il mancato controllo della certificazione verde comportaper i gestori dei locali, i proprietari degli esercizi commerciali e tutti i datori di lavoro, il rischio di una sanzione che va da 400 a 1.000 euro.
Attenzione alla “recidiva”: i locali rischiano una chiusura fino a dieci giorni se verranno multati per più di tre volte.
Sanzioni dai 400 ai 1.000 euro anche per chi infrangerà le regole sul green pass “base”: ammende sia per chi accede senza certificazione verde o con falsa certificazione, sia per chi non controlla.
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