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Mascherine non a norma per i lavoratori Atm: cosa è accaduto

A quanto pare, anche le mascherine possono essere soggette a contraffazione: ecco cosa è successo in Atm per via di dispositivi non a norma.

atm mascherine
Una delle mascherine date in dotazione al personale del 118 impegnato spesso nel recupero di pazienti contagiati da Coronavirus (COVID-19) che non è adatta al rischio biologico e sono prive del codice FFP2 o FFP3. 31/03/2020, Corigliano-Rossano, Italia (Alfonso Di Vincenzo / IPA/Fotogramma, - 2020-03-31) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

I dipendenti dell’Atm sono stati protagonisti di una situazione incresciosa riguardante alcune mascherine non a norma distribuite. A tal proposito è iniziata un’indagine.

Atm: mascherine non a norma

Si tratta delle mascherine Ffp2 dal codice Ce 2163 Fuxibio, sottoposte a tutti i controlli necessari ma adesso sotto indagine: perché? E’ stata la procura di Roma ad intraprendere l’indagine sui dispositivi di protezione prodotti dalla Universalcert di Istanbul, che sarebbero risultati contraffatti e di conseguenza potenzialmente inadeguati.

I lavoratori dell’Azienda trasporti milanese sono stati doverosamente avvisati dell’equivoco di cui l’impresa stessa è stata vittima, ed è stata immediatamente interrotta la distribuzione di questi dispositivi, seppur il produttore turco abbia confermato che il controllo e la certificazione delle mascherine anti Covid siano avvenuti nella massima serietà e in confromità alle regole vigenti.

I dipendenti Atm erano stati muniti di tali mascherine non a norma sia per le attività di lavoro a stretto contatto con i colleghi, sia per le attività di front-line, è stato dunque fondamentale l’avviso tempestivo da parte dell’azienda circa la possibile frode subita.

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