Da anni si dibatte sull'abbattere il cavalcavia di Corvetto, e l'assessore Maran lo definisce "il sogno che cambia Milano"
Sono anni ormai che si parla dell’abbattimento del cavalcavia di Corvetto, poco utilizzato e ormai da superare a detta di molti. I lavori, però, non sono mai iniziati, e ancora non è stato presentato un vero progetto in grado di riqualificare l’area. Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica, ha pensato a rilanciare la questione venerdì mattina con un post su Facebook: “uno di quei sogni che cambiano Milano”, riferendosi proprio alla trasformazione – per ora soltanto potenziale – del piazzale su cui sorge il ponte.
Abbattimento del cavalcavia di Corvetto
Ed è proprio Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica di Palazzo Marino, a spiegare le ragioni dell’idea di abbattere il cavalcavia di Corvetto: “Stiamo investendo molto nel sud est di Milano, pensiamo che sia quella zona toccata dai progetti del villaggio Olimpico, della sede di A2A, da Rogoredo e Santa Giulia, una di quelle che cambierà di più e in meglio nei prossimi anni. In mezzo c’è il quartiere Corvetto, nel quale crediamo così tanto da aver acquistato un palazzo che diventerà una delle sedi centrali del comune, con oltre 1000 lavoratori e diversi milioni di investimenti per migliorie nel quartiere”.
Il cavalcavia di Corvetto, però, non può certo essere abbattuto dall’oggi al domani. Per quanto poco utilizzato e di grande impatto per tutto il quartiere, rimane comunque un allaccio importante tra la città e la tangenziale.
Sempre Maran spiega le difficoltà nell’abbattere il cavalcavia di Corvetto: “il cavalcavia è una infrastruttura simbolo del novecento e che oggi è un blocco da superare per riannodare i quartieri e creare spazi pubblici di qualità. Non è una cosa che si improvvisa, bisogna gestire il traffico in accesso dall’autostrada e ovviamente trovare le risorse per la riconversione degli spazi“, ha ammesso l’assessore.
Maran ha però subito ha aggiunto: “Stiamo lavorando su entrambi i fronti con grande impegno perché sicuramente è un progetto difficile ma realizzabile. E superare il cavalcavia Corvetto cambia davvero Milano, oltre che il Corvetto. Così come l’analogo ragionamento varrà per il cavalcavia Monte Ceneri. Per questo stiamo proseguendo negli studi e nelle analisi e vi terrò aggiornati sull’evoluzione di questa grande rivoluzione urbana che vogliamo fare”.