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Le scuole restano chiuse, il Comune: “Si perde credibilità”

Covid, a Milano le scuole restano chiuse. Il comune di Milano contro i modi di fare della Regione. "Gli studenti devono sapere le loro prospettive".

covid milano scuole chiuse
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Covid, le scuole a Milano restano chiuse ma è polemica tra il comune di Milano, da sempre favorevole al ritorno in classe, e la Regione Lombardia. “Così si perde credibilità. Gli studenti delle superiori hanno diritto ad essere informati con chiarezza e trasparenza sulle prospettive reali di uno degli aspetti fondamentali e centrali delle loro vita, la scuola“ polemizza Lamberto Bertolè, Presidente del consiglio comunale di Milano.

Covid e scuole, a Milano restano chiuse

Il comune di Milano non solo sperava di poter riportare gli studenti delle scuole superiori in classe, ma si era adoperato tutto il mese di dicembre affinché ciò fosse possibile. Da ciò scaturisce la polemica di Lamberto Bertolè, Presidente del consiglio comunale di Milano. “Prefettura, comune, città metropolitana, Atm, Agenzia del trasporto pubblico e scuole – docenti e dirigenti che non finiremo mai di ringraziare – hanno fatto un grandissimo, straordinario lavoro per organizzare l’annunciata ripresa delle lezioni in presenza. Turni, nuovi orari, organizzazione dei tempi…” spiega Bertolè. “Trovo profondamente sbagliata, a valle di questo lavoro, due giorni solo dopo l’ultimo incontro del 5 gennaio per definire tutti i dettagli, la scelta di rinviare di altre due settimane. Cosa è cambiato in soli due giorni?” E’ questa cattiva gestione su cui polemizza il Presidente del consiglio comunale.

Le continue chiusure

Il rinvio dell’apertura delle scuole non è una novità. Ma questo atteggiamento della Regione Lombardia è per Lamberto Bertolè il punto ancora più critico della gestione covid e scuole a Milano. “Il balletto sulla data mi sembra un’altra grande disattenzione. Prima si è parlato del 9 dicembre, poi del 14, quindi il 7 gennaio, poi l’11, ora il 25. Non è rispettoso. Si perde credibilità. Gli studenti delle superiori hanno diritto ad essere informati con chiarezza e trasparenza sulle prospettive reali di uno degli aspetti fondamentali e centrali delle loro vita, la scuola. Un rapporto di fiducia con il mondo degli adulti si costruisce innanzitutto con il rispetto e il riconoscimento.” Scrive Bertolè. Anche il Sindaco Sala infatti ha più volte sottolineato che per quanto importante il rientro si deve sempre tenere conto dei contagi in città, ma ciò non deve compromettere il ritorno in presenza delle lezioni. “Mi chiedo, consideriamo davvero la scuola un servizio essenziale? Un servizio essenziale deve essere messo nelle condizioni di funzionare. Un blackout così lungo, a fronte dello sforzo organizzativo e di quanto chiesto negli ultimi mesi a comuni, scuole e società partecipate per garantire un rientro in sicurezza, non è giustificabile.” Conclude Bertolè. Della stessa opinione anche gli studenti che da dicembre sono tornati a protestare per tornare in classe. Forse non c’è la volontà di spendere i soldi per il futuro e per l’istruzione” lamentava uno studente.

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