In tutta la Lombardia, solo 1.812 medici di base e pediatri su 7.321 si sono resi disponibili per l’esecuzione dei tamponi rapidi nel loro studio.
La percentuale scende ancora di più a Milano, dove hanno risposto solo 232 medici su 2.507. Solo uno su dieci ha dunque risposto nel capoluogo lombardo alla chiamata dell’Ats ad eseguire i test rapidi ai pazienti, rendendo ancora più difficile diagnosticare il Covid a Milano.
In un della Regione Lombardia si ereport videnzia che solo il 24,8% dei medici di base della Lombardia ha risposto alla chiamata dell’Ats per i tamponi rapidi.
Uno su quattro. I dati sono ancora più bassi a Milano, dove solo un medico su dieci si è dichiarato pronto ad eseguire i test dopo la chiamata di Ats.
Insieme all’isituzione di un triage da campo all’ospedale Fiera per i codici verdi, che ha sostituito l’area di via Novara, il contribuito dei medici di base è fondamentale per monitorare la situazione e decongestionare gli ospedali. Di fronte alle difficoltà di Ats, è necessario infatti il loro contributo per eseguire i tamponi su gran parte della popolazione.
Tuttavia, sono pochi i medici che hanno risposto alla chiamata, per cui ottenere un tampone rapido risulta sempre più difficile.