La protesta dei rider a Milano si è fatta sentire dopo lo sciopero di venerdì: le manifestazioni sono andate avanti in cortei non autorizzati.
Continua la protesta dei rider a Milano, iniziata con lo sciopero di venerdì 30 ottobre contro il contratto siglato da Assodelivery e il sindacato Ugl che sembrerebbe peggiorare le condizioni dei fattorini del food delivery. I rider hanno poi continuato a protestare martedì e mercoledì, riunendosi la sera in giro per Milano, dove hanno improvvisato cortei e manifestazioni.
La protesta dei rider a Milano
Dopo lo sciopero di venerdì 30 ottobre, la protesta dei rider a Milano non si è fermata. Martedì 3 novembre 200 persone si sono riunite in un corteo non autorizzato che da corso Genova si è mosso fino alla Stazione Centrale. I fattorini in bici si sono radunati in sciopero anche il giorno successivo, con manifestazioni più spontanee e meno organizzate.
Non sono mancati alcuni momenti di tensione da parte di alcuni manifestanti, che attorno alle 18 in via Morosini hanno preso a calci dellle automobili passate vicino, forse in seguito a una discussione con gli automobilisti. In corso Buenos Aires alcuni fattorini che stavano lavorando sono stati poi bloccati da alcuni colleghi, che in segno di protesta hanno preso i loro zaini rovesciando il cibo per terra.
“I lavoratori continueranno a presidiare le proprie zone e a rifiutare le consegne con picchetti ad oltranza. L’arroganza delle società di delivery sta scatenando tutta la rabbia dei fattorini nella metropoli“, ha spiegato il collettivo politico Deliverance Milano. “Lo avevamo detto che ci saremmo fatti sentire. Siamo scesi in strada per manifestare con grande determinazione, uniti contro lo sfruttamento e le paghe da fame”.