E’ il volto di Patrick Zaki ad essere ritratto in un’opera esposta sulla facciata del comune di Milano.
Un’opera voluta dal presidente del consiglio comunale, Lamberto Bertolè, e dai ragazzi dell’associazione InOltre, alternativa progressista, per non dimenticare e far pressione sull’Egitto per la sua liberazione.”Il messaggio è che non ci dimentichiamo di Patrick Zaki“ commenta Bertolè. La dichiarazione completa e l’opera nel dettaglio.
“Ritratto di parole dedicato a Patrick Zaki”, si chiama così l’opera di Francesca Grosso che da venerdì 2 ottobre è stata appesa e resterà sulla facciata del Comune di Milano per mantenere alta l’attenzione sul giovane Patrick Zaki, lo studente di origini egiziane detenuto in Egitto dallo scorso febbraio con l’accusa di incitamento alla protesta e istigazione e crimini terroristici.
Il comune di Milano, che ha già insignito lo studente con una cittadinanza onoraria, ha deciso di esporre quest’opera in segno di protesta, per fare pressione sull’Egitto ed ottenere la sua liberazione.
“Il messaggio è che non ci dimentichiamo di Patrick Zaki. Questa opera che abbiamo esposto sulla facciata di Palazzo Marino, è costruita con una delle lettere che tanti giovani italiani hanno scritto a Patrick. Il testo è stato tradotto in sedici lingue e il contenuto di questa lettera è noi non ti dimentichiamo.
Il messaggio è questo. Noi teniamo alta la tensione sulla storia di Patrick Zaki, detenuto ormai da sette mesi, con una misura cautelare che continua ad essere prorogata con il rinvio delle udienze. Questo è un modo per dire che noi non dimentichiamo il destino e le storie di un giovane studente, che studia in un’università italiana e chiediamo a più presto la sua liberazione.” Dichiara Lamberto Bertolè.