Notte di sangue a Quarto Oggiaro martedì 30 giugno: i continui litigi tra due dirimpettai sono sfociati con il peggiore dell’epilogo.
Quando hanno sentito le urla, gli altri condomini hanno intuito subito: quei diverbi che andavano avanti da mesi sono giunti all’epilogo finale. Finisce nel peggiore dei modi una lite in un condominio di Milano, in una delle zone periferiche del capoluogo meneghino. Un uomo di 68 anni è stato ucciso con colpi di coltello dal vicino di casa.
Teatro dell’orrore è via Trilussa, nel cuore del quartiere di Quarto Oggiaro che negli anni ’90 era teatro quotidiano di fatti di sangue.
Grazie alla rivalutazione della zona, negli ultimi anni è diventata una zona apprezzata anche dai ‘forestieri’. E quanto accaduto nella notte del 30 giugno nulla ha a che fare con il ‘presunto’ degrado della zona periferica di Milano.
Un uomo di 46 anni, Tommaso Libero Riva, si è macchiato di un grave omicidio: ha ucciso, a coltellate, un vicino di casa 68enne, Giuseppe Alfredo Villa.
L’efferato delitto è sopraggiunto al culmine di una lite in un palazzo sito in via Trilussa, alla periferia nord di Milano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’omicida, armato di un coltello da cucina, è salito al piano superiore per affrontare l’anziano che viveva con la moglie coetanea.
Il tutto è accaduto intorno alle 2:45 della notte del 30 giugno. Secondo le testimonianze degli altri vicini di casa presenti nel palazzo di via Trilussa, le tensioni tra i due dirimpettai erano alle stelle da diverso tempo.
Diversi i diverbi che i protagonisti di questa triste storia di cronaca avevano avuto in passato.
Restano però ancora sconosciuti i motivi della lite che ha fatto perdere definitivamente le staffe a Tommaso Libero Riva. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato la vittima sanguinante, l’aggressore sul posto e il coltello usato per colpire.
All’aggressione hanno assistito anche alcuni testimoni che hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Riva, anni 46, è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di omicidio volontario. Per Giuseppe Alfredo Villa, invece, c’è stato poco da fare: trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda, è morto poco dopo.