Tre giovani napoletani sono stati accusati di truffa e riciclaggio tramite bitcoin per finti annunci relativi a case all'asta a Milano.
Hanno organizzato una truffa attraverso siti web fasulli, con finti annunci di case all’asta a Milano e il riciclaggio dei soldi avveniva poi tramite bitcoin. Tre giovani napoletani sono stati denunciati dopo il sequestro da parte della Polizia locale di Milano di contanti e beni per un valore complessivo di circa 300 mila euro.
Milano, la truffa delle finte case all’asta
Durante la perquisizione gli agenti hanno trovato quattro Rolex Daytona, un Tudor, contanti nascosti sotto un materasso e bracciali di diamanti. Il blitz ha portato anche al sequestro di computer, tablet e altro materiale informatico. I tre giovani napoletani, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, risultano indagati per truffa online, riciclaggio tramite Bitcoin e attività di investimento finanziario senza esserne abilitati.
L’indagine è stata aperta nel 2018, quando quattro persone avevano denunciato di essere state truffate nel tentativo di prendere casa a Milano e Roma attraverso aste giudiziarie. Tutti gli annunci erano completi anche di certificazione, ovviamente falsa, ed erano pubblicati su finti siti web. Dopo che gli acquirenti stessi attratti dalla possibilità di accedere a immobili a prezzi vantaggiosi facevano un acconto. I giovani scomparivano cancellando anche il sito.
Il denaro delle truffe veniva poi fatto transitare su diversi conti correnti bancari intestati anche a persone estranee ai fatti. Ed infine riciclato su piattaforme specializzate nello scambio di valute e investito nell’apertura di varie attività commerciali come centri scommesse. Secondo gli inquirenti il giro d’affari, in un anno e mezzo, ha fruttato ai giovani circa due milioni e mezzo di euro.