Oltre cento arresti fuori dalla stazione Centrale di Milano dall'inizio del 2019: controlli e blitz per sconfiggere lo spaccio di droga.
Perquisizioni e arresti: questa è la formula anti-droga, furti e rapine all’esterno della stazione Centrale di Milano, che torna vivibile. Gli agenti del commissariato di Garibaldi-Venezia, da gennaio a novembre 2019, hanno arrestato 110 persone, indagate altre 375 e controllate complessivamente quasi duemila.
Droga in Centrale a Milano
Succede sempre, ogni volta che si attraversa piazza Duca d’Aosta, si mette in tasca il telefonino, si cambia strada e si abbassa il volume della musica, qualche fischio provocatorio e la proposta: “Vuoi un po’ di droga?”. In molti ci avevano già rinunciato, era diventata ormai normalità, ma finalmente dopo numerosi interventi a tappeto la zona inizia a tornare tranquilla. Qui anche un militare era stato accoltellato.
Si è verificato martedì 5 novembre l’ennesimo blitz della Polizia di Stato: 20 persone identificate e 6 accompagnate in commissariato. Tra questi, 4 nordafricani muniti di un lasciapassare sloveno acquisito lungo la rotta balcanica, sono stati rilasciati, mentre un algerino e un albanese seguiranno l’iter che prevederà infine il rimpatrio immediato. Da qualche settimana su volere del questore Sergio Bracco è stata prevista anche negli orari serali e notturni, dalle 19 alle 7, una pattuglia della polizia che si occuperà esclusivamente della zona davanti alla stazione Centrale col supporto di altre due volanti mobili. Il bilancio provvisorio del 2019 è molto chiaro, i reati più frequenti sono: spaccio di droga, furti e rapine ai passanti.
Non tutto il fenomeno però è stato debellato completamente e la Polizia lo sa bene. Non bisogna abbassare l’attenzione e continuare a monitorare la zona seguendo possibili spostamenti dei pusher.