Continua la protesta del collettivo Lambretta. Ieri pomeriggio c’è stato un corteo dopo lo sgombero, e tre ragazzi sono saliti sul tetto della villetta occupata.
UPDATE!
In seguito a una nuova occupazione i ragazzi sono scesi.
Dopo lo sgombero del collettivo Lambretta, sono ancora sul tetto i tre giovani che ieri sono saliti in cima alla villetta al numero 11 di piazza Ferravilla.
Leggiamo su Repubblica che hanno trascorso la notte sul tetto per contestare lo sgombero del centro sociale da parte della polizia. Lo stabile Aler è stato occupato abusivamente nell’aprile scorso.
Matteo, uno dei ragazzi, ha annunciato al telefono:
“Vogliamo rimanere ancora sul tetto finché non conosceremo la reale destinazione d’uso di queste quattro villette, con la garanzia che non vengano lasciate al degrado e non diventino oggetto di speculazione edilizia”
E ha aggiunto, sulla partecipazione ad un eventuale bando per l’assegnazione di un nuovo luogo, come proposto dal Comune:
“Il bando, per quanto ci riguarda, non risolve il problema degli spazi sociali di Milano. E’ una cosa da valutare, ma trent’anni di autogestione e autorganizzazione non si risolvono con bandi in cui non si capisce quali sono i criteri di assegnazione e chi decide cosa”
Intanto sempre nel pomeriggio di martedì è partito un corteo che si è sviluppato lungo le strade del quartiere e che ha raggiunto gli uffici dell’Aler.
LINK UTILI
Il vento non cambia: gli sgomberi continuano, case e collettivi.
Due prototipi e un nuovo stabilimento per Lambretta.
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