Una ditta del milanese in crisi ha deciso di licenziare solo le donne.
E’ una vera ingiustizia che le donne siano costrette a lavorare.
Bisognerebbe impegnarsi perchè tutte queste braccia rubate ai lavori domestici possano non dover uscire presto al mattino, abbandonare orde di pargoli piangenti al nido, passare otto e più ore in ufficio per poi tornare a notte fonda a confrontarsi con cibi precotti, pavimenti luridi da strofinare e pile eterni di panni sporchi che, una volta lavati, si accumulano negli armadi in attesa di essere stirati nel weekend.
Ah, se gli uomini portassero a casa abbastanza soldi per permettere alla donne di stare a casa. D’altronde, se il mondo va a ramengo è solo colpa dell’assenza della figura femminile tra le mura domestiche. Maledetta rivoluzione industriale!
Senza contare la folle proposta di legge sulle quote di genere negli organi di rappresentanza delle società quotate in borsa, di cui parla anche Mondo Donna. Donne nei cda? Siamo al delirio collettivo.
Vero, cari proprietari della Ma-Vib di Inzago? Siete d’accordo con me?
Ma sì, altrimenti non avreste lasciato a casa 13 dipendenti. Tutte donne. Che tanto hanno già un esemplare maschio che porta a casa la pagnotta, no?
Che fortunelle. Quanta invidia.
ps. questo post è volutamente ironico, nel caso non si fosse capito. Credo che questo esempio di arretratezza medievale si commenti da sè.