Giusto in tempo: venerdì scorso hanno provato a sfilarmi il portafoglio nella stazione Loreto del metrò. Atm ha annunciato che saranno installate cinquecento telecamere tra settembre e dicembre che completeranno la rete di sorveglianza nelle metropolitane.
Come leggiamo sul Corriere la svolta di Atm "è un 'sistema di monitoraggio integrato' progettato per colmare i punti deboli del sistema di trasporto milanese. Fu il Comune, dopo l'11 settembre 2001, a sollecitare un 'massiccio investimento' all'azienda e l'intervento diventò ancora più 'urgente' dopo le bombe terroriste di Madrid nel 2004 e Londra nel 2005: gli occhi elettronici erano 'ciechi', riprendevano solo in bianco e nero, non registravano neppure. La gestione del presidente Elio Catania, negli ultimi tre anni, ha avviato la rivoluzione informatica e aggiornato i protocolli di guardia: sono serviti 10 milioni di euro per affiancare ai 2.300 impianti di vecchia generazione (mantenuti) altre 2.600 telecamere 'intelligenti', e costituire l'unità di comando anticrimine. Primo obiettivo: 'Alzare il livello di prevenzione'. La mappa delle fermate a rischio include Duomo, Centrale, Cadorna e Garibaldi".
Il responsabile Safety and Security di Atm, Claudio Pantaleo, ha spiegato:
"La tecnologia, da sola, non basta a garantire sicurezza. Vanno fissate le procedure, bisogna addestrare la struttura e organizzare i controlli"
Il centro operativo Sos (Sala operativa sicurezza) terrà tutto sotto controllo: i video ripresi dalla videocamere infatti saranno inviati lì direttamente. Gli operatori sono collegati agli uffici della polizia municipale di via Silvio Pellico, alla Questura, ai Carabinieri. I tranvieri, i macchinisti e i dipendenti possono lanciare l'allarme alla centrale digitando due numeri di telefono corti: 505 dai fissi, 767 sui cellulari.
Inoltre dall'inizio dell'anno Atm coordina 12 squadre di vigilantes in servizio sui treni e nelle stazioni dalle 6 del pomeriggio alla fine del servizio.