Se siete una coppietta di promessi sposi, in cerca di una location per coronare il vostro sogno d'amore, sicuramente saprete che il Comune di Milano ha due sedi per la celebrazione dei matrimoni : la sede dell'assessorato in Via Larga 12 e la Sala del Tiepolo presso Palazzo Dugnani in via Manin 2.
Le celebrazioni – informa il sito del Comune – si svolgono secondo le seguenti modalità:
-in via Larga i cittadini residenti e non residenti possono sposarsi lunedì e mercoledì (orario ordinario: 9.30-12.30 e 15.00-15.30) gratuitamente;
-a Palazzo Dugnani, ci si può sposare gratuitamente martedì, giovedì, venerdì (orario ordinario: 9.30-12.30 e 15.00-15.30), solo se almeno un cittadino è residente o iscritto A.I.R.E. Milano, altrimenti il costo è di € 500,00; il martedì, giovedì, venerdì fuori dall'orario ordinario (16.00-17.00) e il sabato (9.30-13.30), se almeno un cittadino è residente o iscritto A.I.R.E. Milano, il costo è di € 96,00 mentre i non residenti pagano € 596,00.
In soldoni, chi intendesse sposarsi a Palazzo Dugnani, godendo della vista degli affreschi del Tiepolo, e non è residente a Milano, si trova costretto a pagare una sorta di tassa, introdotta a gennaio di quest'anno, per rimpinguare la casse di Palazzo Marino.
Data la cifra, 500/596 euro, dall'inizio dell'anno, sono solo due – informa il Corriere – le coppie di non residenti che si sono dette sì davanti agli affreschi del Tiepolo; le altre hanno preferito l'alternativa a costo zero, la sede dell'assessorato in via Larga.
I dati raccolti evidenziano un problema, spiega – riporta il Corriere – l' assessore Stefano Pillitteri:
"D'altra parte io ero e resto contrario all'utilizzo di via Larga. L'ipotesi di mantenere una soluzione che prevedesse la gratuità della cerimonia anche per i non residenti mi è stata di fatto imposta dalla segreteria generale. Io invece resto convinto del principio che chi viene da fuori e beneficia di un servizio offerto dal Comune è giusto che qualcosa paghi. Oltretutto i matrimoni in via Larga sono un caos. Le coppie ostacolano il lavoro degli uffici, i battimani, le urla".
L'assessore Pillitteri proporrà, per i non residenti, l'eliminazione dell'opzione gratuita di via Larga, mantenendo il matrimonio a pagamento a Palazzo Dugnani.
Ma per l'opposizione, i dati di cui sopra altro non sono che la conferma del flop dell'imposta sui matrimoni.
Andrea Fanzago del Pd spiega la sua posizione in merito:
"Giusto oggi ho celebrato sette matrimoni, tutti in via Larga. Il flop dell'imposta dimostra quello che avevamo detto quando fu introdotta. E cioè che è completamente inutile, anche alle casse del Comune. Tanto più che Palazzo Dugnani continua a essere in condizioni di assoluto degrado".
Per maggiori informazioni visitate il sito del Comune di Milano .