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2 giugno, molti i negozi del centro e del quadrilatero della moda che mercoledì alzeranno le saracinesche

di Valentina Sansoni

Tirando le somme, quello appena passato è stato un maggio che ha penalizzato non poco i commercianti.

Vuoi per la pioggia che ha flagellato la città per due settimane e che ha conseguentemente disincentivato gli acquisti, vuoi per i sindacati che hanno lavorato affinchè il Comune imponesse l'abbassamento delle serrande il primo maggio, vuoi anche per la finalissima dell'Inter che ha oscurato vetrine e articoli in vetrina, tra i negozianti del centro tira aria di frustrazione.

E' anche per questo che per il 2 giugno, come informa Repubblica, alcuni tra gli esercizi commerciali del quadrilatero della moda approfitteranno della possibilità concessa dal calendario delle aperture straordinarie deciso in novembre.

Questa potrebbe essere "un'occasione per tutta la città", come ha annunciato l'assessore al Commercio Giovanni Terzi, non solo per riprendere in mano il proprio tempo e fare due conti con lo stress lavorativo, ma anche per fare acquisti rimpinguando le casse del Pil.

Chi non ha optato per la fuga fuori porta, durante questo lungo ponte che finirà domenica prossima, potrà godersi un quadrilatero della moda (quasi) tutto a disposizione del proprio portafoglio (fonte immagine).

L'unico neo di questa festa della Repubblica all'insegna dello shopping è il fatto che tutti gli store al di fuori della cerchia dei Bastioni e al di sopra dei 250 mq di superficie non potranno rimanere aperti.

Infuria, infatti, la polemica dalle parti di corso Buenos Aires e Luigi Ferrario, presidente di "Buenos Aires Futura" non ha aspettato di puntare il dito contro le istituzioni, denunciando: "Vuol dire che tutti i grandi marchi, i megastore come H&M, Zara, Nike non potranno aprire, e questo penalizzerà anche i più piccoli: siamo stanchi di essere considerati di serie B, bisogna rivedere le regole".

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