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Appalti irregolari e incarichi d'oro anche al Niguarda, il ministero dell'Economia li svela con un dossier

UPDATE! 14 ottobre
L'ex direttore generale dell'ospedale Niguarda di Milano, Pietro Caltagirone, è stato condannato dalla Corte dei Conti della Lombardia al pagamento di 322 mila euro.

Il Corriere svela un nuovo scandalo che coinvolge un'altra azienda ospedaliera milanese, il Niguarda: un dossier del ministero dell'Economia ha mostrato tutto un giro di appalti irregolari, nomine illegittime e consulenze ben pagate (i famosi "incarichi d'oro").

Dietro tutto questo un intreccio di interessi economici, con uso improprio di soldi pubblici, spiegati nelle 416 pagine del dossier. Nel fascicolo si parla di 10 anni di "malagestione" e sono finiti sotto accusa gli affari intorno al progetto per la nascita del nuovo ospedale.

L'operazione ha coinvolto due aziende: la Nec Spa (considerata vicino a Comunione e Liberazione) e la Progeni Spa (legata alle cooperative rosse). In totale si parla di oltre un miliardo di euro.

"Si ritiene che l'appalto in concessione per la riqualificazione del Niguarda, per come è stato preparato, progettato, finanziato, condotto e per come sarà eseguito e amministrato abbia costituito e prodotto un grave danno patrimoniale alla Pubblica amministrazione"

Sotto accusa anche Finlombarda (la società finanziaria di Regione Lombardia), e Infrastrutture Lombarde Spa (la società che si occupa di sviluppo territoriale sempre per la Regione).

La Finanza ha condotto le indagini tra il 13 aprile 2007 e il 6 febbraio 2008 in cui sono state contestate oltre 100 violazioni tra gare d'appalto svolte in modo da limitare la concorrenza, incarichi affidati tramite forzature normative a manager senza i requisiti professionali necessari, compensi anomali per consulenti esterni.

Denunciate irregolarità sia per quanto riguarda la costruzione dell'ospedale, sia per le procedure d'appalto per la ristorazione, il servizio bancario interno e per quello di diagnostica.

Gli ispettori parlano di

"forti perplessità sulla volontà di ricerca di tutte quelle condizioni di trasparenza che avrebbero dovuto circondare un appalto di così lunga durata. Nella commissione non figura nessun membro esperto in economia aziendale, una delle materie, se non l'unica materia prevalente sulla quale sarebbe stata impostata la valutazione delle società partecipanti. La procedura non garantisce 'la par condicio' di tutti i concorrenti, in particolare per quelli provenienti da località lontane, fuori Milano, che proprio in quel giorno potrebbero non avere avuto disponibilità di tempo"

Inoltre a Finlombarda sarebbe stato liquidato irregolarmente un corrispettivo da 4 milioni e 200 mila euro e a Infrastrutture Lombarde Spa sarebbe stata affidata una consulenza ritenuta illegittima e pagata 7 milioni di euro.

Come scrive il Corriere gli avvocati del Niguarda sono al lavoro per accertare le contestazioni e capire l'entità di un eventuale danno erariale. si rischia infatti il blocco dei cantieri.

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