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Lite sull'Ambrogino d'Oro a Biagi, la maggioranza dice no. Proposta la cittadinanza onoraria a Saviano

La questione dell'Ambrogino d'Oro a Enzo Biagi (in foto con il suo illustre collega Indro Montanelli che l'Ambrogino lo ricevette nel 1997) va avanti da due anni. L'anno scorso la sua candidatura non era stata accettata per ragioni procedurali (sarebbe stata presentata troppo tardi) e la Moratti aveva lanciato un appello per assegnare l'illustre riconoscimento al giornalista.

Dopo sette ore di discussione (alle 4 del mattino) i rappresentanti dei partiti dell'opposizione hanno abbandonato la seduta della commissione per protesta contro la maggioranza che non voleva approvare l'assegnazione della medaglia a Biagi. Non verrà riconosciuto nulla nemmeno alla commessa dell'Esselunga che a marzo era stata vittima di mobbing.

Secondo An "il partito democratico è vittima dei ricatti della sinistra radicale" e la figura di Enzo Biagi sarebbe già stata ricordata con l'iscrizione al Famedio.

Sono state bocciata anche la Borsa (che festeggia 200 anni), le Mamme del Leoncavallo e l'associazione che si occupa dei Rom del Triboniano. Stroncati in partenza i personaggi stranieri come Spike Lee o Joerg Haider.

Invece tra i papabili per il riconoscimento potrebbero essere l'ex calciatore del Milan, Stefano Borgonovo, o Mario Melazzini, medico oncologo malato di Sla.

Riconoscimento sarebbero previsti per il Coreis, la comunità islamica di via Meda, Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz, o il matrimonialista Cesare Rimini. Si pensa anche ad Alma Agata Cappiello, alla Mondadori (che compie 100 anni) o al Conservatorio (che ne compie 200).

Il ghanese Eddie (picchiato perchè contro la droga) e Sergio Bonelli (creatore dei fumetti Tex e Dylan Dog) sono quasi certi, come il ballerino Roberto Bolle e Pippa Bacca, l'eclettica artista uccisa in Turchia.

Il nome di Roberto Saviano è stato fatto per l'Ambrogino, ma è più probabile che gli venga data la cittadinanza onoraria (visto che gli è stata negata dal comune di Buccinasco).

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