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Milano e Firenze unite per l'Expo nel nome della moda, del turismo e della cultura. Firmato un protocollo d'intesa

Asse Milano-Firenze per Expo 2015 (foto Repubblica). Sempre in occasione del meeting tra i sindaci "virtuosi" c'è stato un incontro tra il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e il sindaco di Milano Letizia Moratti. Che hanno firmato insieme un protocollo d'intesa, nella cornice del Festival dell'Alimentazione e di un pranzo molto pittoresco a bordo di un tram.

"Una collaborazione che può partire subito su almeno due temi: cultura e turismo da un lato e il sistema moda dall'altro. E questo non è importante solo per la maggioranza che sta guidando Palazzo Vecchio, ma per tutta la città. Perciò mi aspetto di vedere in campo le associazione di categoria, la camera di commercio, i settori produttivi. Sono alla fine del mio mandato, ma sono certo che il prossimo sindaco non potrà non condividere questa logica di collaborazione che mira a una crescita globale delle due città e dei loro territori"

La città della moda che va a unirsi alla città della cultura, entrambe con un patrimonio storico di tutto rispetto e una lunga tradizione di cultura. Un patrimonio che può essere valorizzato enormemente dal progetto Expo.

Parole chiave: moda, turismo e cultura.

Si pensa ad esempio, come spiega La Nazione, una sede distaccata dell'Istituto Agronomico d'Oltremare nel Centro di sviluppo sostenibile di Milano, ma anche scambi di pacchetti turistici, mostre a Milano con opere site a Firenze e così via.

"Perché a Milano non possiamo solo chiedere, dobbiamo anche dare qualcosa"

Si potrebbero anche valorizzare gli eventi culturali che si svolgeranno a Firenze durante i sei mesi di Expo (un esempio il Maggio Musicale o Pitti). E, cosa forse più importante di tutte, investire sull'Alta Velocità in modo da collegare le due città in solo un'ora e cinquanta e minuti.

Insomma, l'accordo potrebbe produrre tra il 2013 e il 2015 223 milioni di euro di indotto.

Infatti nelle casse di molti comuni mancano i soldi del gettito Ici. E nemmeno a Firenze i conti non tornano. A rischio sono

"Assistenza sociale, asili nido, trasporto dei rifiuti, tutti settori in cui si rischia, perché la spesa di un Comune non è certo quella di un Ministero, e non si può pensare di tagliare i servizi impattando sulle famiglie già stressate dalla crisi"

Dominici si unisce alla Moratti nel chiedere un incontro a Tremonti per risolvere la situazione e propone

"una sede parlamentare per la discussione dei decreti delegati con il sistema delle autonomie. Oppure di integrare l’attuale Commissione degli affari regionali con una rappresentanza delle regioni, delle province e dei comuni"

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