×

Sindrome del Natale (o Christmas Blues), cos’è e come affrontare il disagio psicologico durante le feste natalizie

Se non ti senti bene durante le feste potrebbe essere causa della Sindrome del Natale, continua a leggere per capire come affrontare la situazione.

Quello del Natale dovrebbe essere un momento di gioia e di spensieratezza, da vivere con familiari e amici, in un’atmosfera trepidante di calore umano, di buoni sentimenti e di emozioni positive. La tradizione culturale prevede infatti che ognuno di noi partecipi allo spirito natalizio e affronti le feste con il massimo della gioia e dell’entusiasmo. Non per tutti, tuttavia, è così. Ci sono persone che vivono questa atmosfera festiva e festaiola come un disagio, desiderando, di fatto, di essere lontane mille miglia dalla “situazione Natale” o che questa arrivi al più presto al termine.

Cosa è il Christmas Blues?

Questa condizione di malessere, carica di sentimenti di tristezza e malinconici, uniti a sensi di colpa nel sentirsi una pecora nera in mezzo a un gregge addobbato a festa, ha un nome preciso. Si chiama Sindrome di Natale, o anche Christmas Blues o Holidays Blues. Ce lo spiega la dott.ssa Chiara Venturi, psicologo Milano: la “Sindrome del Natale” non è un vero e proprio disturbo psicologico codificato nei manuali, ma è a tutti gli effetti un insieme di sensazioni ed emozioni ben definite che appaiono nell’animo delle persone in uno specifico periodo dell’anno. Colpisce quindi fra dicembre e gennaio e, più specificatamente, all’approssimarsi del Natale fino all’Epifania, comprendendo anche San Silvestro e Capodanno.

I sintomi della Sindrome del Natale e soggetti a rischio

Fra i sintomi più diffusi per chi è soggetto alla Sindrome di Natale ci sono inquietudine, apatia, tristezza, malinconia e pessimismo. Possono presentarsi anche stati d’ansia, stress e irritabilità. A tutto questo si unisce un senso di inadeguatezza provocato dalla frustrazione per non sentirsi come coloro che durante le feste sono allegri e pieni di sentimenti positivi. Un senso di colpa che ci fa sentire “diversi” e fuori luogo, mentre il mondo intorno a noi luccica di luci, colori, addobbi e di spirito natalizio.

Ci sono persone che sono più a rischio “Christmas Blues” di altre. Si tratta di coloro che sono già predisposti, anche in altri periodi dell’anno, a sperimentare sentimenti depressivi o ansiosi. Alcuni sono soggetti caratterialmente più schivi e riservati, che non amano le situazioni sociali chiassose e soprattutto imposte dal diktat culturale del “così fan tutti”.

C’è anche chi non ha un rapporto buono e sereno con propri i familiari, e il pensiero di “essere costretti” a festeggiare in famiglia può creare stati d’ansia, di imbarazzo e momenti di tristezza e solitudine. La corsa agli acquisti natalizi, la ricerca spasmodica del regalo giusto, e l’eventuale pensiero di non aver disponibilità di denaro sufficiente, aumentano ancor di più il disagio del Natale: si prova una vera e propria avversione verso lo stile consumistico tipico del periodo natalizio.

Altri soggetti a rischio Sindrome di Natale sono quelli che hanno difficoltà nel rapporto con il cibo, perché a dieta o perché soffrono di disturbi del comportamento alimentare. Non sono quindi ben disposti a trovarsi davanti a banchetti straripanti di pietanze e dolciumi di ogni sorta. Anche il buio, il freddo, l’umidità, le giornate brevi tipiche di questo periodo non aiutano, anche se, in questo caso, si tratta più di sindrome stagionale che natalizia.

Esistono poi casi in cui il disagio e la tristezza che si provano in vista e durante il Natale e le feste successive sono dettati da eventi di vita e indipendenti dalla personalità del soggetto. Si tratta di coloro che soffrono della Sindrome del Natale perché stanno vivendo un particolare momento negativo della propria vita: chi ha problemi di salute, ad esempio, o sta vivendo una crisi di coppia o è alle prese con sofferenze familiari, o chi ha perso una persona cara, magari proprio quella con cui amava trascorrere le feste di Natale.

Christmas Blues, non solo il 25 dicembre

La Sindrome del Natale è chiamata anche Holiday Blues perché coincide con il periodo di vacanze dalla scuola o dal lavoro, fino a quando si smontano alberi, luci e addobbi e tutto torna alla normalità. Un momento particolarmente delicato sono anche i festeggiamenti di San Silvestro, che celebrano l’arrivo del nuovo anno.

La fine dell’anno corrisponde infatti al momento in cui si fanno resoconti e bilanci su quella che è stata la nostra vita nei 12 mesi precedenti. È una situazione che mette alla prova un po’ tutti, amanti del Natale e non. C’è poi da fare i conti con quelli che sono gli obblighi sociali, il dover per forza trovare il modo di divertirsi e festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo in maniera eccitante. C’è chi non ama affatto questo genere di imposizioni e farà fatica ad accogliere questa “doverosa” modalità di festeggiamento, rischiando magari di passare per scorbutico o asociale.

Sindrome del Natale, come affrontarla?

Non bisogna confondere la Sindrome del Natale con una diagnosi di depressione, che è invece un vero e proprio disturbo dell’umore catalogato. Prevenire e affrontare lo stress del periodo natalizio è possibile, facendo leva sulle proprie capacità di organizzazione e di autoanalisi. Qualora non fossero sufficienti, è consigliabile rivolgersi ad un terapista e richiedere una consulenza psicologica per analizzare i sintomi, e valutare i modi per affrontare il disagio da Christmas Blues.

La dottoressa Chiara Venturi, psicoterapeuta a Milano, è specializzata in particolari aree di supporto, come disturbi d’ansia, elaborazione di lutti e traumi, problematiche relazionali e difficoltà nella crescita e nello sviluppo personale, oltre ad essere una consulente di coppia e una psicoterapeuta EMDR.

Leggi anche

Contentsads.com