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Olimpiadi invernali 2026: “Non avremo la calca prima di una gara”

Monti della Fondazione Olimpiadi Milano Cortina 2026, che curerà la comunicazione delle Olimpiadi invernali, prevede poco pubblico e meno ricavi.

Olimpiadi invernali 2026
Olimpiadi invernali 2026

Andrea Monti, della Fondazione Olimpiadi Milano Cortina 2026, la società che curerà la comunicazione e l’evento delle Olimpiadi invernali, parla delle conseguenze che il Covid avrà sull’evento e sulla presenza del pubblico alle gare: “Cambierà il modo con cui andremo a fruire degli eventi“ ammette, spiegando che per questo motivo diminuiranno anche i ricavi previsti.

Olimpiadi invernali 2026: meno pubblico

Il 14 gennaio, durante una riunione consiliare in Regione Lombardia sulle Olimpiadi Invernali, Andrea Monti, direttore della Comunicazione della Fondazione Olimpiadi Milano Cortina 2026, dichiara di prevedere un calo delle presenze.

Immaginiamo di non avere mai più, neanche augurabilmente se fossimo tutti sani e vaccinati, una situazione dove la gente si pigia in una calca prima di una gara.“ Spiega Monti, annunciando che secondo le sue previsioni:Cambierà il modo con cui andremo a fruire degli eventi“. Sicuramente, secondo Monti, sarà necessario mantenere, anche se tutti vaccinati, il distanziamento.

Un dettaglio tecnico che però incide dal punto di vista economico: calando le presenze all’evento, per una questione di sicurezza, Monti prevede anche un calo dei ricavi. Proprio per questo motivo la Fondazione ha dovuto presentare alla Regione un nuovo preventivo dei ricavi.

Secondo la Fondazione con la vendita dei biglietti ci sarà un ricavo inferiore rispetto alle previsioni, di 250milioni a fronte di 1miliardo e mezzo di costi. Per recuperare la Fondazione conterà quindi anche di vendere biglietti con pacchetti viaggio, ma anche sugli sponsor ed il merchandising dell’evento.

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