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Milano e il futuro dell’urbanistica: tensioni e nuove regole in arrivo

Le recenti dichiarazioni dell'assessore Tancredi scatenano reazioni nel settore edilizio milanese.

Immagine che rappresenta l'urbanistica a Milano
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Il contesto attuale dell’urbanistica milanese

Negli ultimi anni, Milano ha vissuto un periodo di intensa trasformazione urbanistica, caratterizzato da progetti ambiziosi e una crescente domanda di abitazioni. Tuttavia, le recenti dichiarazioni dell’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, hanno sollevato un acceso dibattito tra i costruttori e le istituzioni. Tancredi ha riconosciuto che il piano di governo del territorio (Pgt) ha mostrato segni di “leggerezza” e che i risultati ottenuti sono stati “deludenti”. Questa ammissione ha suscitato reazioni forti da parte delle associazioni di categoria, che si sentono ingiustamente accusate di perseguire solo il profitto.

Le reazioni del settore edilizio

La presidente di Assimpredil Ance, Regina De Albertis, ha risposto con una nota in cui difende il lavoro delle imprese e dei professionisti del settore. Secondo De Albertis, la richiesta di nuove abitazioni a Milano è ancora molto alta e i progetti di rigenerazione urbana hanno portato benefici significativi alla città, come la creazione di alloggi di housing sociale e il recupero di aree dismesse. La presidente sottolinea che le scelte fatte sono state sempre approvate dall’amministrazione comunale, che ha seguito procedure rigorose e complesse. Pertanto, le critiche mosse dall’assessore Tancredi sono considerate ingiuste e sorprendenti.

Verso un nuovo Pgt e norme più rigide

In risposta alle polemiche, l’amministrazione comunale sta preparando un nuovo Pgt che promette di segnare un cambiamento significativo nella gestione del territorio. Tancredi ha accennato alla possibilità di introdurre regole più rigide, eliminando la discrezionalità sia per i progettisti che per la commissione Paesaggio. Questo approccio mira a garantire una maggiore coerenza e qualità nei progetti urbanistici, ma solleva interrogativi su come queste nuove norme influenzeranno il mercato immobiliare e la capacità delle imprese di operare in un contesto già complesso.

Il decreto Salva Milano e le prospettive future

Un altro tema caldo è rappresentato dal decreto Salva Milano, recentemente approvato dalla Ragioneria generale dello Stato. Questo decreto è stato concepito per sbloccare la situazione urbanistica della città, ma le sue implicazioni sono ancora da chiarire. Con la scadenza per la presentazione degli emendamenti fissata al 5 marzo, il dibattito si sposterà presto in Senato. La relazione della ragioneria ha chiarito che non ci sarà una riduzione delle risorse per il Comune, ma resta da vedere come le nuove norme influenzeranno il panorama edilizio milanese.

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