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Milano in marcia per l’Ucraina: solidarietà e richieste di pace

Un migliaio di persone in corteo per chiedere sostegno e giustizia per l'Ucraina

Manifestazione a Milano per la pace in Ucraina
Milano si unisce per chiedere pace e solidarietà all'Ucraina.

Una marcia per la pace e la giustizia

Il 23 febbraio, Milano ha visto una grande manifestazione in memoria del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Partita dal Castello Sforzesco e terminata in San Babila, la marcia ha riunito oltre un migliaio di persone, tutte unite da un comune desiderio di pace e giustizia. I partecipanti, molti dei quali portavano bandiere ucraine gialle e blu, hanno espresso il loro sostegno al popolo ucraino e hanno chiesto un intervento deciso da parte dell’Europa.

Richieste di sostegno e fermezza

Durante il corteo, organizzato dall’associazione “UaMi”, i manifestanti hanno chiesto un continuo supporto per la sicurezza dell’Ucraina. “Ci aspettiamo che le persone ci sostengano e che si ricordino che siamo stati invasi”, ha dichiarato Ruslana Tkach, rappresentante dell’associazione. La marcia ha avuto come slogan principale “Fermezza, giustizia, sicurezza”, un chiaro richiamo alla necessità di non arrendersi di fronte all’aggressione russa.

Politici e attivisti in prima linea

Tra i partecipanti alla manifestazione, si sono distinti diversi esponenti politici, tra cui la presidente del consiglio comunale Elena Buscemi e altri consiglieri regionali. Ognuno di loro ha sottolineato l’importanza di mantenere una posizione ferma nei confronti della Russia e di non cedere a compromessi. Victoria Lapa, attivista della comunità ucraina, ha avvertito che “se la Ue tradisce l’Ucraina, la guerra arriverà in Europa”, evidenziando la necessità di un’azione concreta da parte dell’Unione Europea.

Un appello alla comunità internazionale

La manifestazione ha rappresentato non solo un momento di ricordo, ma anche un forte appello alla comunità internazionale affinché non dimentichi la situazione in Ucraina. I partecipanti hanno chiesto di liberare i prigionieri del Cremlino e di garantire un futuro di pace per il loro paese. “Non c’è pace senza Ucraina, non c’è Europa senza Ucraina”, ha affermato Marco Bestetti, sottolineando l’importanza di unire le forze per combattere contro l’aggressione e la violenza.

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