Il comitato referendario contesta la decisione sui quesiti e chiede trasparenza
![Prospettiva del nuovo stadio di San Siro a Milano](https://milano.notizie.it/wp-content/uploads/2025/02/Futuro-Stadio-San-Siro-Referendum-e-Innovazioni-67ae1eaa0b3b7-768x525.jpg)
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Il contesto attuale del referendum
Il dibattito sul futuro dello stadio di San Siro, noto anche come Meazza, si intensifica con la recente lettera inviata dal comitato referendario al Comune di Milano. Questo gruppo, che ha promosso il referendum, ha espresso la propria convinzione che la consultazione popolare possa ancora avere luogo, nonostante le recenti decisioni dei garanti che hanno dichiarato inammissibili i quesiti proposti. La questione centrale riguarda la possibilità di salvaguardare il Meazza da un eventuale abbattimento e la richiesta di trasparenza sui documenti relativi al progetto di demolizione.
Le motivazioni del comitato referendario
Il comitato, rappresentato dall’avvocata Veronica Dini, ha chiesto al Comune di trasmettere gli atti amministrativi riguardanti il progetto di trasformazione del Meazza. La richiesta si basa sulla necessità di avere accesso a informazioni cruciali per valutare le decisioni che potrebbero influenzare il futuro dello stadio. I quesiti referendari, sebbene dichiarati inammissibili, pongono interrogativi rilevanti: il primo chiede di annullare la delibera che ha dichiarato l’interesse pubblico per un nuovo stadio, mentre il secondo mira a proteggere il Meazza, proponendo un concorso d’idee per la sua riqualificazione.
Le recenti decisioni e le loro implicazioni
I garanti del Comune hanno giustificato la loro decisione di inammissibilità sostenendo che la delibera d’interesse pubblico fosse stata superata da eventi successivi. Tuttavia, il comitato ribatte che la questione è tutt’altro che chiusa, soprattutto alla luce delle attuali trattative per la vendita dello stadio e delle aree circostanti a Milan e Inter. Queste squadre di calcio hanno manifestato l’intenzione di costruire un nuovo impianto nell’area parcheggio, il che rende la delibera di interesse pubblico ancora attuale. Inoltre, il vincolo culturale proposto dalla Sovrintendenza, che entrerà in vigore nel 2025, non si applica automaticamente a proprietà private, aprendo la strada a potenziali abbattimenti.
Il futuro del Meazza e la voce dei cittadini
La questione del futuro del Meazza non è solo una questione di sport, ma coinvolge anche la comunità e la cultura milanese. Il comitato referendario sostiene che la decisione dei garanti sia immotivata e che i quesiti referendari siano ancora validi. La possibilità di un referendum rappresenta un’opportunità per i cittadini di esprimere la propria opinione su un tema che tocca le radici della città. Con il coinvolgimento della popolazione, si potrebbe delineare un futuro che rispetti la storia del Meazza, integrandola con le nuove esigenze urbanistiche e sportive di Milano.