Le nuove disposizioni comunali suscitano polemiche tra professionisti e cittadini.
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Le restrizioni agli accessi: un provvedimento controverso
Negli ultimi mesi, la Direzione Urbanistica del Comune di Milano ha implementato una serie di restrizioni che hanno limitato l’accesso agli uffici per progettisti, professionisti e cittadini. Questa decisione, motivata dalla necessità di tutelare i dipendenti in seguito a inchieste sull’urbanistica, ha sollevato un acceso dibattito tra le parti interessate. L’assessore alla rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, ha chiarito che non si tratta di una vera e propria chiusura, ma di una limitazione degli accessi dovuta alla delicatezza della situazione attuale.
Le motivazioni dietro le limitazioni
Secondo Tancredi, la decisione di limitare gli accessi è stata presa in risposta alle inchieste che hanno coinvolto alcuni dipendenti del Comune. Durante la pandemia di Covid-19, gli appuntamenti erano già stati ridotti, favorendo l’uso di video conferenze. Attualmente, gli appuntamenti in presenza sono ancora consentiti, ma solo per specifiche procedure come i piani attuativi. La richiesta di un appuntamento deve essere motivata e passare attraverso i dirigenti, i quali valuteranno se la richiesta è giustificata.
Impatto sulle professioni e sulle procedure edilizie
Questa nuova modalità di accesso ha generato preoccupazioni tra i professionisti del settore, che vedono nella limitazione un ostacolo alla loro operatività. Inoltre, l’implementazione di una piattaforma informatica, denominata ‘Dimmi’, ha ulteriormente ridotto la necessità di recarsi fisicamente agli sportelli, ma ha anche sollevato interrogativi sulla sua efficacia e sull’impatto che avrà sulle procedure edilizie. Le associazioni di proprietari di casa e gli sviluppatori immobiliari hanno espresso il loro disappunto, chiedendo una revisione delle disposizioni attuali.
Possibili sviluppi futuri
Palazzo Marino sta attualmente valutando la possibilità di modificare queste disposizioni, in risposta alle numerose proteste ricevute. La situazione rimane in evoluzione e gli attori coinvolti attendono con interesse le decisioni future del Comune. La questione dell’accesso agli uffici urbanistici di Milano rappresenta un tema cruciale per il futuro della pianificazione urbana e per la relazione tra amministrazione e cittadini.