I lavoratori dei musei civici di Milano chiedono dignità e giustizia salariale.
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Una protesta che dura da un anno
Il 18 novembre, tre lavoratori dei Musei civici di Milano hanno manifestato davanti al consiglio comunale, esprimendo il loro disagio per stipendi inadeguati e per la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale. Da oltre un anno, questi lavoratori attendono un intervento concreto da parte del Comune, dopo che nell’estate del 2024 era stato approvato un impegno per trovare risorse economiche a sostegno delle loro richieste.
La situazione è diventata insostenibile, con stipendi che non permettono una vita dignitosa. I lavoratori, infatti, sono assunti con contratti simili a quelli delle imprese di pulizia, mentre chiedono di essere inquadrati secondo il contratto “Federculture”, che garantirebbe compensi più equi e adeguati al loro lavoro.
Le richieste dei lavoratori
Durante la protesta, i lavoratori hanno chiesto un incontro con l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, sottolineando l’urgenza di affrontare la questione salariale. “Parliamo di una città che vuole essere un simbolo”, ha dichiarato Sara Capaldini del sindacato Usb, evidenziando come le condizioni salariali attuali siano inaccettabili. “La nostra è una battaglia di dignità. Chiediamo un adeguamento salariale immediato e il riconoscimento del contratto ‘Federculture’ per tutti i lavoratori fino alla prossima gara d’appalto”.
La protesta si inserisce in un contesto più ampio di lotta per i diritti dei lavoratori nel settore culturale, dove le condizioni di lavoro e le retribuzioni sono spesso al di sotto degli standard minimi di sussistenza. I lavoratori dei musei civici di Milano non sono soli: la loro battaglia è rappresentativa di una crisi più profonda che colpisce il settore culturale in tutta Italia.
Le risposte dell’amministrazione comunale
In seguito alla manifestazione, i lavoratori sono stati ricevuti da alcuni consiglieri comunali e dall’assessore Sacchi. Francesca Cucchiara di Europa Verde ha commentato che il Comune dovrebbe trovare 210mila euro per i prossimi bandi, ma non è chiaro quanto servirà per risolvere le problematiche pregresse. “Bene l’impegno per il futuro, ma occorre anche risolvere la situazione attuale di queste persone”, ha affermato, sottolineando l’importanza di un intervento immediato.
La situazione dei lavoratori dei musei civici di Milano è un campanello d’allarme per tutti coloro che credono nel valore della cultura e nel rispetto dei diritti dei lavoratori. La loro lotta è un richiamo alla responsabilità delle istituzioni e alla necessità di garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti.