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Fase 2, Sala critico sul governo: “Sono necessarie persone competenti”

Intervistato da La Repubblica, Beppe Sala ha sottolineato la necessita di avere un governo di persone competenti per gestire l'emergenza sanitaria.

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In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il sindaco di Milano Beppe Sala si mostra critico nei confronti del governo Conte e di come sta gestendo l’attuale emergenza sanitaria. Il primo cittadino della metropoli meneghina ha infatti spiegato come sia necessario ora più che mai un esecutivo composto da persone competenti, a prescindere che queste siano tecnici o politici, evidenziando inoltre come parte dei ministri del governo non siano stati scelti per le loro esperienze.

Beppe Sala critico con il governo

Nel parlare di come l’attuale esecutivo stia gestendo l’emergenza coronavirus, Beppe Sala ci tiene comunque a precisare l”eccezionalità del momento storico che stiamo tutti vivendo: “Tutti concordiamo sul fatto che questo governo ha il compito più difficile dal dopoguerra e per questo è necessario un governo di competenti, tecnici o politici, poco cambia”.

Tuttavia, il primo cittadino non risparmia critiche all’esecutivo, accusato di avere al suo interno persone scelte con criteri non meritocratici: “Una parte dei ministri non è stata nominata per una comprovata esperienza specifica del settore di cui si occupa, o per una lunga esperienza politica. Perché parliamo sempre di meritocrazia e poi accettiamo che i ministeri non siano guidati dai più competenti?.

Il nodo su Milano

Per quanto riguarda invece il possibile futuro di Milano nell’Italia e nell’Europa post coronavirus, Sala ribadisce l’importanza di avere una metropoli aperta verso il mondo: “Tutte le principali città del mondo stanno andando verso una trasformazione ambientale e di questa necessita’ vorrei convincere i cittadini. Siamo veramente vicini al bivio o torniamo al passato, privilegiando l’idea di città chiusa e provinciale. Oppure, con coraggio, possiamo mettere mano al tema dell’ambiente, che per Milano è cruciale. E io mi schiero senza se e senza ma per questa seconda possibilità”.

Anche su questo aspetto peraltro il sindaco trova modo di criticare l’esecutivo in merito alla mancata presa di posizione sul delicato tema delle finanza dei comuni: “In altre parole, se il tentativo del governo è buttare la palla in avanti e lasciarci con poche certezze sui fondi che ci verranno assegnati, perché così non spendiamo, non siamo d’accordo. E noi sindaci siamo uniti a prescindere dagli schieramenti politici. La rabbia sta montando, non ci possono dire “affronteremo la questione più avanti.

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